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BCE, tassi interesse: non escluso un taglio a ottobre

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 BCE: preoccupazioni e pressioni alimentano l’attesa per l’adozione di ulteriori misure da parte della Banca centrale europea, in particolare di interventi sui tassi di interesse. Importanti segnali in tal senso sono giunti da alcuni componenti dei direttivo dell’ istituto di Francoforte. La BCE infatti non sembra escludere un eventuale taglio dei tassi. La decisione potrebbe essere adottata qualora lo scenario dovesse ulteriormente aggravarsi, con “un significativo peggioramento delle dinamiche economiche nell’euro”.

 

Una indicazione – forse una conferma – su una possibile riduzione del costo del denaro è arrivata dal lussemburghese Yves Mercsh e dall’austriaco Ewald Nowtony. Entrambi i componenti del consiglio direttivo della BCE hanno affermato che un taglio dei tassi di interesse non è tabù, ma hanno escluso un intervento energico, ovvero mezzo punto percentuale in meno già ad ottobre, ipotesi sollevatesi negli ultimi giorni e bollata da Mersch come “selvaggia”. “Tutto dipende dai prossimi sviluppi” ha affermato Nowotny, riferendosi ad una possibile “ulteriore revisione al ribasso delle stime economiche da parte dello staff Bce”.

Abbiamo lo spazio necessario per agire” ha ribadito Mersch, governatore della Banca del Lussemburgo per cui, le possibilità di una nuova recessione sono tuttavia minime. Lo stesso Mersch, durante un’intervista, ha etichettato le proposte di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie come populistiche e dannose. “Il dibattito su questo strumenti – ha affermato – è motivato da ragioni populistiche e non ci porta all’obiettivo. Una tassa sulle transazioni finanziarie porterebbe eventualmente a spostare le transazioni in altre parti del mondo”.

La prossima riunione del consiglio direttivo della Bce è fissata per il 6 ottobre a Berlino. In questa occasione potrebbero essere sciolti i dubbi sulla politica monetaria della Banca centrale e giungere l’annuncio sul taglio dei tassi di interesse. L’ultima decisione adottata dalla Bce risale al 7 luglio 2011 quando il tasso fu alzato dall’1,25% all’1,5%.

2 Commenti

  1. La BCE è proprio ridicola e continua a ripetere gli stessi errori. Già in passato alzo i tassi per poi ripiegare in tutta fretta, ed ora ancora si è messa ad aumentarli (facendo pensare che sarebbe arrivata al 2% entro l’anno) per poi fare dietrofont. Per fortuna che dovrebbe avere una visione di lungo periodo

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