Home Analisi Tecnica Bernanke si difende a un “talk show”: “Mi sono tappato il naso”

Bernanke si difende a un “talk show”: “Mi sono tappato il naso”

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 Non avevo alcuna intenzione di essere il presidente della Fed in carica durante la seconda Grande Depressione”, così Ben Bernanke difende l’operato della Banca centrale americana in tempi di crisi spiegando che le banche non “sono un’entità misteriosa” come “molti pensano”. Un’excusatio non richiesta che sia aggiunge al vasto repertorio di “fuori programma” cui Bernanke ci aveva già abituati, tutto ai microfoni della Cbs.

Poche ore dopo lo troviamo da Jim Leher, conduttore di TheNewsHour sulla Pbs, nelle vesti di “uomo di spettacolo”.

Al New York Times non sfugge un’importante analogia: il banchiere si trasforma in politico. Infatti è consuetudine per i candidati rappresentanti fare tappa nei salotti televisivi. E Bernanke, da perfetto aspirante, non si è tirato indietro al confronto con i cittadini. Il mandato del presidente è infatti agli sgoccioli, e il rinnovo non è mai stato così controverso: Bernanke è al timone di una nave alla deriva, ma resta sempre un retaggio dell’era Bush.

Ma il clima al talk show non è dei più rilassati, i 190 del pubblico fanno domande e Bernanke risponde così:

Non è per aiutare le grandi società che siamo intervenuti. Ero disgustato così come le eravate voi: niente mi ha fatto più arrabbiare che dover intervenire, soprattutto in alcuni casi riguardanti societa’ che avevano effettuato scommesse pesanti”. Afferma di essere stato costretto a “turarsi il naso” per intervenire. Il timore era che “tutto il sistema collassasse”.

Una difesa perfetta. Bernanke a conti fatti è un uomo che è riuscito nel suo intento: il sistema non è affatto cambiato.

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