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Crescita economica Italia 2013 – Intesa Sanpaolo

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 Intesa Sanpaolo ritiene che il 2013 sia l’anno giusto per tornare alla crescita economica nazionale. Ad esserne convinto è il suo direttore generale, Gaetano Miccichè, che nel corso di un recente evento ha avuto modo di soffermarsi su qualche considerazione di natura macroeconomica, dimostrandosi fiducioso su ciò che potrebbe avvenire all’interno dell’economia nel corso dei prossimi trimestri. Cerchiamo allora di comprendere quali siano le convinzioni del manager di Intesa Sanpaolo, e in che modo l’economia italiana potrà finalmente riprendere la spinta allo sviluppo.

“Ora parte realmente la seconda fase per creare stimoli ai consumi. Sono fiducioso che nel 2013 si ritornerà a crescere” – ha infatti affermato Gaetano Miccichè, d.g. di Intesa Sanpaolo, a margine dell’evento “Percorsi innovativi per la crescita internazionale. Un confronto sulle dinamiche del settore food e sui nuovi modelli competitivi”, riferendosi alla situazione economico-finanziaria del nostro Paese, attuale e prospettica.

“La situazione è complessa e resterà tale” – ha proseguito ancora Miccichè – “Il governo ha fatto delle manovre fondamentali e di successo per fermare il degrado del Paese”.

Per quanto riguarda ancora il livello di competitività tricolore, il manager del gruppo bancario ha avuto modo di sottolineare come “uno spread a 350 punti base sulla Germania o di 280 punti sulla Francia vuol dire che ciascuna azienda a parità di prodotto deve far pagare quel bene di più di un’azienda francese o tedesca. Il tasso di competitività crescerà nel 2013. Il Made in Italy in paesi come la Russia, la Cina e l’India è un potenziale per acquisire nuovi clienti. Se tutti insieme, Paese, banche e aziende fanno sistema credo che ce la faremo” (nonostante crisi settembre zona euro).

Un altro tassello positivo per il prossimo 2013 è pertanto stato aggiunto. In maniera non dissimile, molti altri istituti di credito si stanno orientando verso un’opinione ottimistica del prossimo esercizio finanziario, che potrebbe rappresentare pertanto una chiave di volta nello sviluppo di lungo termine dell’economia italiana.