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Crescita produzione industriale – gennaio 2013

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 Continuiamo ad occuparci dei principali dati macro italiani. Stando a quanto affermato dall’Istat nel suo ultimo comunicato stampa, a gennaio la produzione industriale avrebbe subito un gradito rimbalzo, giungendo a un ritmo di crescita di 0,8 punti percentuali. Tuttavia, particolarmente gravoso rimane il confronto su base annua, con un passo indietro di 3,6 punti percentuali rispetto a gennaio 2012. Vediamo in dettaglio quali sono le principali valutazioni effettuabili sulla base delle rilevazioni dell’Istituto.

Secondo quanto affermato dall’Istat, la produzione industriale a gennaio 2013 avrebbe segnato un aumento dello 0,8 per cento su dicembre, realizzando di fatto il rialzo mensile più forte da agosto 2011 ad oggi. Come già anticipato, e sottolineato dal quotidiano La Repubblica in un suo recentissimo approfondimento apparso online poche ore fa, “su base annua scende ancora, in calo del 3,6% (dato corretto per effetti calendario), il diciassettesimo ribasso consecutivo. Tuttavia la discesa tendenziale inizia ad attenuarsi. Considerando il dato trimestrale, nella media del periodo  novembre-gennaio l’indice scende dell’1,9% rispetto al trimestre immediatamente precedente”.

Rispetto allo stesso mese di gennaio di un anno fa, sottolinea ancora l’Istat, i settori caratterizzati dai maggiori tassi di crescita sono quelli relativi alle industrie alimentari, bevande e tabacco (+4,8 per cento), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+3,7 per cento), le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+3,5 per cento) (vedi anche il nostro approfondimento sulla produzione industriale del mese di dicembre 2012, precedente termine di confronto).

Complessivamente, la variazione tendenziale positiva sembra riguardare solamente i beni di consumo, con un passo indietro per quanto invece concerne i comparti relativi alla fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-14,2 per cento) e per la fabbricazione di mezzi di trasporto (-14,0 per cento). Parzialmente deludente il risultato del comparto della produzione di autoveicoli, con un calo dell’1,6 per cento tendenziale (dato corretto per gli effetti di calendario).