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Crisi euro: cosa uscirà dal summit UE?

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 Siamo alle battute finale. L’atteso summit UE di Bruxelles sta per concludersi. Con le preoccupazioni sul risultato del vertice, che ultimamente dominano i mass media, è difficile per i traders non speculare su di esso. Ecco i due temi che, con tutta probabilità, saranno affrontati.

1. Proposta di Merkozy

Il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicholas Sarkozy hanno potenziato la propensione al rischio, all’inizio di questa settimana, annunciando un probabile cambiamento nel Trattato dell’Unione europea. A quanto pare, la coppia vuole sia inflitta una sanzione nei confronti degli Stati UE il cui deficit di bilancio è superiore al 3% del PIL nazionale. I due leader sperano che una simile mossa possa far ritrovare la fiducia nella zona euro.

La coppia Merkel e Sarkozy (soprannominati “Merkozy”) hanno incontrato Giovedì il presidente dell’Unione Europea Hermann Van Rompuy per discutere i dettagli del piano, e ora i mercati stanno cercando di capire se tutti i 27 Stati dell’UE si troveranno sulla stessa barca. Alcuni funzionari europei suggeriscono che un accordo non può essere facilmente raggiunto, soprattutto se i mercati  aspettano sia siglato già Venerdì. Basti pensare che per implementare il progetto dell’originale Trattato UE di Lisbona, ci sono voluti otto anni.

Sarkozy ha dichiarato di essere disposto ad accettare l’accordo dei soli 17 stati della zona euro, se non fosse possibile ottenere il consenso di tutti i 27 paesi  membri dell’UE. Se i paesi della zona euro non riuscissero a presentare un fronte unito, oppure se Merkel e Sarkozy non trovassero un metodo rapido per attuare il loro piano, le probabilità di vedere l’euro indebolirsi, rispetto alle  maggiori controparti, saranno piuttosto elevate.

2. Dettagli su ESM e EFSF

L’EFSF, il fondo speciale finanziato dai membri della zona dell’euro, utilizzato per combattere la crisi del debito sovrano della regione, è attualmente dotato di una potenza di fuoco paria a 440 miliardi di euro. L’ESM, d’altra parte, è il fondo permanente a lungo termine creato per sostituire l’ EFSF a metà del 2013 (o prima, cioè all’inizio del 2012 se la posizione della Merkel su questo aspetto riuscirà a prevalere). Combinando i due fondi, la forza d’urto per combattere la crisi del debito potrebbe essere di fatto raddoppiata e, conseguentemente, le paure di contagio potrebbero notevolmente ridursi.

Purtroppo, il piano è stata accolto con forti critiche. Il governo tedesco, per esempio, ha dichiarato di opporsi alla combinazione di entrambi i fondi. Ed ancora, un funzionario della BCE, ha già ammesso che la banca centrale non ha la capacità di gestirli. In ogni caso, si potranno avere più dettagli in merito all’indomani del summit UE. La speranza è che qualcosa di sostanziale possa emergere dalla riunione di Bruxelles, e contribuire ad alleviare i problemi che stanno portando la zona euro sull’orlo del collasso.

4 Commenti

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