Home Economia L’Emiro, la possibile moneta complementare dell’Emilia Romagna

L’Emiro, la possibile moneta complementare dell’Emilia Romagna

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 Si chiamerà Emiro, ma le nazioni arabe non c’entrano: si tratta, infatti, del nome che verrà affibbiato alla moneta complementare a cui si sta pensando per l’Emilia Romagna (la sigla è composta dalle due abbreviazioni, Emi e Ro). In pratica, il progetto è molto simile a quello visto per altre città del nostro paese (vedi, ad esempio, Anche Bergamo pensa a una sua moneta complementare). In pratica, si renderà possibile la vendita oppure l’acquisto di beni e servizi in tutta la regione senza dover fare ricorso all’euro.

Lo scambio delle merci avrà luogo grazie a questa valuta elettronica a carattere locale, in grado di sostituire i normali pagamenti con dei prodotti che hanno lo stesso valore. Un baratto simile sta avendo un certo seguito in questi ultimi anni, soprattutto a causa della crisi economica. Nel caso emiliano-romagnolo, le aziende regionali avranno l’opportunità di dimenticare i problemi relativi ai pagamenti in ritardo, gli articoli e le merci non vendute, la fuga dei fornitori e gli interessi insostenibili applicati dagli istituti di credito. Questo progetto non si è ancora tradotto in realtà, ma le probabilità sono molto alte. Le banconote ufficiali verrebbero appunto affiancate dalla moneta complementare. L’ispirazione è venuta osservando e studiando un modello identico che è stato introdotto in Sardegna.

Si tratta del Sardex, un circuito di credito commerciale che funziona dal 2010 nella regione isolana. In effetti, esso coinvolge circa ottocento imprenditori sardi e permette loro di pagare beni e servizi con una valuta locale definita a “chilometri zero”. Sono stati coinvolti prodotti come cibo, vino e carni, mentre carburanti, farmaci ed elettricità non sono ricompresi. L’idea è quella di creare una sorta di banca virtuale a cui le imprese possono accedere per aprire i loro conti correnti, senza alcun interesse. Le adesioni diventano numerose, mentre i crediti e i debiti tenderanno a saldarsi in modo reciproco, abolendo il denaro fisico.

2 Commenti

  1. In Italia dal 2001 c’è la moneta complementare del circuito Bexb ( http://www.bexb.it) utile per scambiare beni e servizi in baratto o compensazione multilaterale: si chiama eurobexb!

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