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Euro, JP Morgan rivede al ribasso previsioni contro dollaro

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JP Morgan Chase & Co ha annunciato di aver rivisto al ribasso le proprie stime sull’andamento dell’euro contro dollaro. La valuta unica europea dovrebbe infatti concludere l’anno intorno alla quota di 1,38 dollari, contro una precedente previsione che la dava invece accreditata a terminare l’esercizio finanziario con un valore approssimativo pari a 1,45 dollari. In ribasso anche le previsioni di metà 2012, visto e considerato che JP Morgan ha comunicato che la valuta unica europea giungerà a quota 1,40 dollari a giugno 2012, contro un precedente auspicio pari a 1,48 dollari.

La grande incognita riguarda gli effetti delle politiche che la Banca Centrale Europea da una parte, e le singole nazioni dall’altra, stanno prendendo in considerazione. In particolare, la massima istituzione monetaria europea ha reso noto come le previsioni sull’andamento dell’inflazione e sulla crescita economica dell’area euro si stiano facendo sempre più incerte e, di conseguenza, come richiedano un pronto intervento da parte della stessa Banca.

La Banca centrale ha già dato il via a acquisti di bond per oltre 143 miliardi di euro al fine di rallentare l’ampliamento della crisi dell’euroregione, avviando il suo sostegno dapprima nei confronti di Grecia, Portogallo e Irlanda (già nel 2010) e poi proseguendo nella sua opera di supporto anche nei confronti delle economie di Italia e di Spagna, con una particolare concentrazione nel corso del mese di agosto.

In contrasto con quanto agito negli scorsi mesi, l’economista tedesco del board della BCE Juergen Stark ha rassegnato le proprie dimissioni. Bisognerà pertanto valutare quale sarà lo sviluppo delle politiche monetarie nell’eurozona, nell’impressione generale che l’uscita dalla crisi interesserà almeno l’intero prossimo biennio.

Vi ricordiamo infine che tutti i pareri che compaiono su queste pagine sono opinioni dei singoli autori, e non possono essere ritenuti degli inviti o delle sollecitazioni o delle consulenze ad investire sui mercati valutari secondo gli orientamenti evidenziati negli stessi articoli.

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