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Euro ritrova quota 1,31 dollari in attesa di Fed e Bce

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 La giornata di ieri è stata particolarmente positiva per la moneta unica, che è stata sostenuta dall’euforia sui mercati europei a seguito della formazione del governo italiano guidato da Enrico Letta, che ha già indicato i punti della sua agenda di risanamento economico del paese. L’exploit delle borse europee (in particolare Piazza Affari +2,2%) e il costante restringimento degli spread sovrani hanno consentito all’euro di guadagnare terreno nei confronti delle major currencies. In attesa delle decisioni sui tassi di Fed e Bce, il cambio euro/dollaro ritrova quota 1,31.

Il tasso di cambio euro/dollaro è salito sui massimi a sette giorni a 1,3116, avvicinandosi alla resistenza di area 1,3130. Tuttavia, su questi livelli sembra sia forte l’opposizione dei venditori, che provano ancora a prendere in mano la situazione in attesa delle decisioni della Bce nel meeting di giovedì 2 maggio. La Bce taglierà i tassi a maggio secondo Exane Bnp Paribas. E’ dello stesso avviso anche Intesa Sanpaolo, ma anche altri broker e case di investimenti.

Un eventuale taglio del costo del denaro potrebbe far deprezzare la moneta unica, tanto che secondo l’analista valutario Mike Jones di Bnz l’euro può tornare sotto 1,30 dollari se Bce taglia tassi nella riunione di giovedì. Tuttavia, secondo gli esperti di Unicredit, ci sono più possibilità che il taglio dei tassi avvenga a giugno piuttosto che a maggio. Infatti, secondo gli analisti della banca di Piazza Cordusio, la Bce avrà ancora la possibilità di conoscere il dato del primo trimestre del 2013 e poi eventualmente decidere per il taglio del costo del denaro allo 0,5%.

Se da un lato la Fed confermerà sicuramente i tassi intorno allo zero, la Bce sta ancora discutendo sulla possibilità di diminuire leggermente i tassi di interesse nell’area euro (25 basis point da 0,75% a 0,5%) alla luce dei recenti dati macroeconomici molto deludenti, anche in Germania (in particolare dopo i brutti dati dell’indice Pmi composito e dell’Ifo). Da un punto di vista tecnico, il cambio euro/dollaro dovrebbe continuare a muoversi tra 1,31 e 1,30 prima della decisione dell’Eurotower. Successivamente ci sarà grande spazio per la volatilità e sarà difficile fare un pronostico sulla direzione dei prezzi.