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Euro sotto 1,30 dollari nonostante pil Usa sotto le attese

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 Il livello-chiave di 1,30 sul tasso di cambio euro-dollaro è stato perforato, nonostante la pubblicazione del dato sul pil americano del primo trimestre 2013 abbia evidenziato un risultato nettamente inferiore alle stime degli analisti finanziari. Infatti, il pil degli Stati Uniti è cresciuto soltanto dell’1,8%. Questa terza lettura, che rappresenta anche il dato definitivo, è inferiore alla precedente rilevazione pari a +2,4%. Nel quarto trimestre del 2012 il pil americano era aumentato soltanto dello 0,4%. Il rallentamento della crescita Usa è un buon segnale sul fronte del piano di QE.

Infatti, se l’economia Usa non riuscirà a crescere a determinati ritmi, la FED potrebbe anche cambiare idea sulla exit strategy programmata tra la seconda parte del 2013 e la prima metà del 2014. Tuttavia, secondo Rob Carnell, economista di ING, il dato sul pil è nettamente in contrasto con le ottime indicazioni giunte da altri dati macroeconomici (come ad esempio ieri l’immobiliare e la fiducia dei consumatori).

DOLLARO IN RIALZO GRAZIE AI DATI SULLE CASE NEGLI USA

Secondo l’esperto della banca olandese “non è inconcepibile pensare che i piani di Bernanke di ridurre il QE e le aspettative su un ulteriore rialzo dei rendimenti possano subire ora una frenata”. Sul forex il tasso di cambio euro-dollaro è sceso sotto 1,30, andando ad aggiornare i livelli minimi delle ultime tre settimane a 1,2984. Dai top a 4 anni del 19 giugno, posti a 1,3416, il cross euro-dollaro ha perso fino al 3,3% del proprio valore. La rottura del supporto di 1,3050 dovrebbe consentire ai prezzi di allungare ancora verso il basso fino in area 1,2940.

In generale per l’euro non è un momento facile, come si può notare dall’andamento nei confronti delle altre valute. La moneta unica sta soffrendo il costante rialzo dei tassi sui bond governativi della periferia europea, la debolezza delle borse continentali e le recenti dichiarazioni di Mario Draghi, che ha aperto le porte a nuovi tagli sui tassi di interesse. Secondo alcuni analisti finanziari, il cross euro-dollaro sarà a 1,20 entro fine anno.