Uno dei principali opinion leader in fatto di investimenti obbligazionari è sicuramente Bill Gross. L’ex gestore della Pimco, attualmente fund manager alla Janus Capital, negli ultimi giorni ha dato numerosi consigli sui principali asset finanziari.
Dopo aver suggerito gli short su Bund e borsa cinese, considerandoli come potenziali affari del secolo, l’ex giocatore di blackjack di Las Vegas ha messo nel mirino una nuova scommessa speculativa. Questa volta l’obiettivo è una valuta. Si tratta delpeso messicano, che di recente ha recuperato buona parte delle perdite accumulate nelle scorse settimane salendo sui massimi da quasi un mese sul dollaro americano.
Gross punta forte su tutto il sistema finanziario del Messico, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni di Janet Yellen, chairwoman della Federal Reserve, che ha fatto intendere di voler procedere con una stretta sui tassi di interesse a un ritmo molto più lento del previsto. Il manager di Janus ritiene che il peso messicano sia sottovalutato e che il suo fair value sia ancora al di sotto del 15-20%. Gross ha poi un’ottima opinione dei bond governativi messicani, con scadenza a 5 e 10 anni. Il guru dei bond si aspetta ritorni sul capitale molto significativi, grazie all’effetto positivo di valuta e tassi.
Al momento il rendimento offerto da queste obbligazioni si aggira intorno al 7,5%, a fronte di un tasso di inflazione del 3%. Sul fronte valutario il tasso di cambioUSD/MXN a inizio mese è salito sui massimi di sempre a 15,77, ma da quel momento ha sperimentato una forte correzione con approdo a 15,16 (ovvero un apprezzamento del 4% per il peso). La valuta messicana, a detta di Gross, potrebbe fare ancora molta strada: lo specialista dei bond non esclude un clamoroso ritorno in area 13 nel medio-lungo periodo. Per quanto riguarda il breve termine, il cambio tra il biglietto verde e il peso potrebbe subire un ulteriore deprezzamento fino a 15 prima e 14,7 poi.
