Home Analisi Tecnica Forex Signals: quadro complicato, trader fermi

Forex Signals: quadro complicato, trader fermi

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 I volumi che spostano il mercato dei cambi sono probabilmente tutti (o comunque la maggior parte) di professionisti o istituzioni; i trader privati si stanno piano piano allontanando dal mercato delle valute per concedersi una pausa temporanea, visto che la situazione per quanto possa “far gola” a molti sta diventando insostenibile.

Non è tanto l’azionario ovviamente quello che preoccupa i trader, visto che l’alta volatilità non ha mai spaventato nessuno (anzi si tramuta in “occasioni di trading” spesso e volentieri), quanto piuttosto l’andamento spaventoso dei titoli di Stato italiani che si trovano in netta difficoltà. Il differenziale con il Bund tedesco, arrivato ormai a livelli di non-ritorno, è indice di come il nostro Paese sia sempre più vicino alla Grecia e sempre più lontano dalla Germiana, dove al comando c’è comunque un Draghi che sta lavorando bene secondo l’opinione di tutti.

Dal punto di vista dell’importanza tra i Paesi dell’Eurozona l’Italia sta comunque perdendo terreno, e la dimostrazione è proprio il differenziale. Tuttavia, cambi come Eur/Gbp ed Eur/Jpy, tornando al trading privato, restano una buona scelta per chi riesce a vedere oltre i due Eur/Usd e Usd/Jpy, e continua a cercare occasioni per portare avanti le contrattazioni su cross che sviluppano occasioni di guadagno nella norma.

Pur essendo a rischio praticamente tutte le valute del mondo in questo momento, sicuramente legarsi a movimenti di Yen e Sterlina Inglese conviene più che affidarsi a solo Euro/Dollaro, che racchiude tutte le tensioni dal 2008 fino ad oggi.

Sotto a quota 0.8815 Eur/Gbp potrà fermarsi per lateralizzare ma la tendenza resterà ribassista fino a fine ottava, mentre al di sopra di quota 0.8555 la situazione sarà completamente inversa