Home Economia Al mercato di Na Meo convivono dong, kip e dollari

Al mercato di Na Meo convivono dong, kip e dollari

0

 Il Na Meo Market si svolge una volta a settimana (il sabato mattina per la precisione) in Vietnam e presenta una particolarità economica molto interessante: in effetti, si tratta del luogo in cui cittadini vietnamiti e del Laos hanno la possibilità di scambiarsi beni e servizi (vedi anche Il rallentamento monetario del Vietnam). Ci troviamo a soli trecento metri dal confine tra le due nazioni asiatiche, a cinquanta chilometri dal distretto di Quan Son.

Mentre altri mercati di confine sono alimentati da beni costosi e prodotti del comparto elettronico, questa piazza rimane un mercato rionale nel vero senso della parola, visto che si producono soprattutto prodotti agricoli e specialità regionali. Ma si può parlare di tale luogo come di un mercato internazionale, in quanto i visitatori provengono da paesi differenti, senza dimenticare che le valute che si possono utilizzare per i pagamenti sono anch’esse diverse. Le divise coinvolte sono il dong vietnamita, il kip laotiano e il dollaro americano. Per quel che riguarda i tassi di cambio, questi ultimi sono negoziati e decisi sia dai venditori che dagli acquirenti, dunque vige una sorta di democrazia economica.

Nel caso in cui non sia possibile raggiungere delle intese su questi tassi di cambio, allora gli acquirenti hanno l’opportunità di convertire il denaro presso i punti privati Forex che si trovano ai cancelli di entrata del mercato. Il fatto che sia data libera circolazione alla moneta verde non è altro che la conseguenza del fatto che Na Meo ospita moltissimi turisti stranieri nel corso dei loro viaggi, anche quelli di nazionalità statunitense. La presenza dei cittadini del Laos, invece, si può motivare con il fatto che vanno alla ricerca di benzina e altri carburanti, di gran lunga il prodotto più ricercato: il prezzo vietnamita è molto conveniente, ma gli acquisti possono avvenire solamente in quantità limitata e rispettando i regolamenti molto rigidi che sono imposti dal mercato.