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Minute Fed, il dollaro va giù

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Ci sono brutte notizie per il dollaro, che subisce un violento stop sul mercato del Forex il giorno dopo la comunicazione delle minute della Federal Reserve. Il cambio tra moneta europea e biglietto verde è stato condotto in avanti fino a quota 1,2769, livello più alto delle ultime due settimane. Ieri i verbali della riunione Fed del 16-17 settembre hanno messo in evidenza un’elevata preoccupazione per ciò che concerne le possibili conseguenze degli scarsi progressi della crescita globale e del dollaro forte sull’economia degli Usa.

Durante il terzo trimestre 2014 il dollaro si è assestato intorno ad un apprezzamento dell’8% rispetto all’euro con il dollar index (dollaro statunitense opposto ad un basket composto dalle altre principali 6 valute mondiali) elevato ai massimi a 6 anni.

In attesa della pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Fed, i quali potrebbero consegnare ulteriori dettagli concernenti un imminente rialzo dei tassi d’interesse, la valuta Usa mostra forza. Queste le parole di Alvin Tan, strategist londinese per Societe Generale, compagnia britannica.

Le minute costituiranno un importante driver della giornata, in particolare sarà da vedere se l’avversione al rischio si acuirà dopo la loro pubblicazione.

La moneta unica è stata invece appesantita dai timori inerenti alla crescita economica e al rischio deflazione e si è spinta ai minimi del mese contro lo yen a 136,50.

Le paure circa l’economia globale hanno fornito uno stimolo per i beni rifugio. Tra questi occorre menzionare la valuta giapponese. Lo Yen mostra un marcato aumento a seguito dei deludenti dati macro europei e i tagli alle stime da parte del Fondo monetario che ha diminuito le stime di crescita per la terza volta durante l’anno in corso.