Home Coppie Valute EUR/GBP Le previsioni della Banca Mondiale indeboliscono la sterlina

Le previsioni della Banca Mondiale indeboliscono la sterlina

0

 La sterlina britannica si è deprezzata fino a scendere al suo livello più basso delle ultime sette settimane rispetto al dollaro: la performance negativa ha cominciato a divenire evidente nel momento in cui la Banca Mondiale ha tagliato le previsioni di crescita globale per quel che concerne il 2013, stimolando in questa maniera la domanda per assets finanziari più sicuri. Giusto un mese fa, invece, era stata la debole crescita britannica a punire la sterlina. Per trovare uno spunto positivo bisogna tornare agli inizi di novembre, quando la sterlina guadagnò grazie a Bank of England.

I bond governativi di Sua Maestà sono stati protagonisti del loro quarto giorno di rialzo, il rally più lungo che sia stato registrato da settembre a oggi. Allo stesso tempo, comunque, la valuta nordeuropea si è indebolita parecchio anche nei confronti dell’euro, visto che il primo ministro David Cameron sta preparando dei piani per quel che riguarda il ritorno in possesso di alcuni poteri dall’Unione Europea. Il rendimento dei gilt a dieci anni è sceso al suo livello record prima ancora che Londra cominciasse a vendere titoli protetti dal rischio di inflazione. C’è una particolare incertezza in merito all’ambiente economico nel Regno Unito, in particolare le intenzioni del paese che si riferiscono al rapporto con la Comunità Europea.

La moneta britannica ha perso 0,4 punti percentuali rispetto al dollaro presso il London Stock Exchange, tanto che ora la quotazione ammonta a 1,6006 dollari: il livello più basso è stato toccato a 1,5976 dollari, come non veniva registrato addirittura dal 28 novembre scorso. Il deprezzamento nei confronti dell’euro è stato praticamente identico (-0,4%), tanto che ora sono necessari 83,13 pence per il relativo cambio. Tornando infine a parlare dei titoli obbligazionari, il ritorno economico dei gilt decennali è sceso di tre punti base (-0,03%), con un tasso di interesse attualmente fermo al 2% (ma si è scesi anche sotto tale soglia).