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Rating Spagna salvato da Moody’s

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 Moody’s ha mantenuto negativo l’outlook sulla Spagna. La buona notizia è, tuttavia, che l’agenzia di rating non ha tagliato – come invece temuto – il giudizio sul Paese iberico a junk, spazzatura, confermando il rating precedente sulla base della convinzione – si legge nella nota emessa da Moody’s – che “il rischio che la Spagna perda accesso al mercato si è materialmente ridotto grazie alla volontà della Banca centrale europea di portare avanti l’acquisto di titoli di stato spagnoli per contenere la volatilità dei prezzi”. Buona la reazione dei mercati finanziari, con uno spread finalmente affievolito.

Buone notizie anche dalla Germania, che ha collocato sul mercato titoli di Stato a 2 anni per 4,189 miliardi di euro (5 miliardi il target massimo previsto) con tassi in rialzo e una forte domanda. “Il rendimento medio è salito allo 0,07% dallo 0,06% dell’asta di un mese fa” – ricorda l’edizione online de La Repubblica – “rivedendo i massimi dal 20 giugno. La domanda ha raggiunto gli 8,47 miliardi di euro. Il Portogallo ha raccolto 1,85 miliardi in buoni del tesoro a breve termine con tassi in calo al 2,1%. (…) Sul fronte macroeconomico, il governo tedesco ha tagliato le previsioni sulla crescita dell’economia tedesca nel 2013 portandole a +1% dal +1,6% atteso in precedenza. Migliorate le stime di crescita per il 2012 a +0,8% da +0,7%. E’ quanto emerge – riferisce Bloomberg – dal rapporto biennale sull’economia del ministero dell’economia. Nel Regno Unito, intanto, il tasso di disoccupazione sui tre mesi, giugno-agosto, è sceso al 7,9% della popolazione attiva dall’8,1% dei tre mesi precedenti. Si tratta del livello più basso da 15 mesi (7,8% a marzo-maggio 2011)”.

Buone notizie anche sul fronte statunitense e giapponese, per una metà settimana che potrebbe finalmente spingere, in maniera più comoda, le variabili macroeconomiche per una chiusura settimanale più agevole.

A proposito di spread, vi consigliamo di consultare il nostro approfondimento sugli aggiornamenti di ieri, dal titolo “Salvataggio euro grazie al superministro?“.