Rendimenti in rialzo anche per l’asta odierna; il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato BTP con scadenza a tre anni per un ammontare complessivo di 2.88 miliardi di euro contro i 3 miliardi previsti dal comunicato stampa precedente.
Il rendimento è di conseguenza salito e si attesta a 3.89% contro il precedente 2.76%, sui massimi del 2012. Per quanto riguarda i BTP fuori corso di emissione il collocamento è andato nettamente meglio; due miliardi di euro sono stati richiesti tra le scadenze 2015, 2020 e 2023. Rispettivamente i rendimenti si sono confermati a 3.92%, 5,04% e 5.57%.
Tonfo di Piazza Affari; dopo un’apertura incerta sul FTSE-Mib con ancora la speranza di rivedere i 15.000 punti entro la fine dell’ottava, le speranze si spengono sotto il peso delle vendite alimentate anche dall’allargamento dello spread dei giorni precedenti. Anche se oggi ci si attendeva, con le aste negative, un allargamento del differenziale, in realtà sui listini stiamo assistendo ad un assestamento dello spread Btp-Bund che si conferma a 370 punti, in calo dell’1.60% rispetto al valore di ieri.
Sembra che le aste di titoli di Stato non influenzano più i titoli decennali, che restano un caso a parte rispetto al resto delle emissioni. Alcuni analisti invece considerano il movimento anomalo degli ultimi due giorni come il raggiungimento di un “tetto” oltre il quale il differenziale non può andare nel breve termine e per questo restano positivi anche sull’andamento futuro di Piazza Affari, sempre più in difficoltà.
►RISULTATI ASTE BOT DELL’11 APRILE 2012
A trainare al ribasso i listini c’è ancora una volta il settore bancario; con il FTSE-Mib in perdita dell’1.30% il FTSE-IT Banche cede il 2.35% scendendo a 8342,35 e gettando nuovamente i listini in una fase di crisi.
