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Riforma del lavoro 2012 piace al FMI

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 Il governo tecnico capitanato da Mario Monti sta affrontando, come ormai sappiamo dall’enorme mobilitazione mediatica degli ultimi mesi, una serie di riforme e correzioni che hanno lo scopo di rimettere in ordine i conti dell’intero sistema Italia. Secondo quanto affermato da David Hawley, responsabile delle relazioni esterne del Fondo Monetario Internazionale, l’impegno del governo è senza alcun dubbio lodevole e, pur non avendo analizzato a fondo la riforma del lavoro 2012, il giudizio complessivo è nettamente positivo. La riforma è ancora in fase di discussione e tutti gli esponenti della maggioranza che sostiene il “governo dei professori” si dicono pronti a offrire il proprio contributo al fine di renderla il più equa possibile anche se è difficile accontentare ogni parte sociale.

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L’impresa chiede a gran voce di poter assumere e licenziare i propri dipendenti in maniera molto flessibile, i sindacati dal canto loro vogliono che il lavoratore, una volta assunto, non possa più essere licenziato. Il presidente del consiglio nonché ministro dell’Economia Mario Monti si trova così costretto a un braccio di ferro che porterà con molta probabilità ad mix di tutte le idee dei vari esponenti di maggioranza con l’inevitabile risultato che la tanto attesa riforma non ci sarà. Secondo il Fondo Monetario Internazionale lo sforzo per regalare efficienza al mercato del lavoro italiano è positivo ed è corretto aver messo sul piatto della riforma il problema del divario tra precariato e lavoro a posto fisso.

DETTAGLI RIFORMA DEL LAVORO 2012

Secondo quanto appreso durante la conferenza stampa di due giorni fa, l’azienda, qualora dimostrasse di avere problemi economici, potrà licenziare il proprio dipendente con un indennizzo che va da due alle sei mensilità senza obbligo di reintegro, ma il tutto può essere sottoposto a giudizio del tribunale che può decidere di far pagare all’azienda un ulteriore indennizzo che va dalle 15 alle 27 mensilità e questo potrebbe portare al fallimento una qualsiasi piccola o media impresa.

PREVISIONI PIL ITALIA 2012

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