Home Economia Sempre meno dollari negli scambi commerciali tra Iran e Turchia

Sempre meno dollari negli scambi commerciali tra Iran e Turchia

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 Nel corso del meeting con Mehdi Oazanfari, ministro iraniano dell’Industria, delle Miniere e del Commercio, il ministro turco dello Sviluppo Cevdet Yilmaz ha annunciato a Teheran che i due paesi hanno utilizzato le rispettive valute nazionali per dar vita al 20% dei loro scambi commerciali lo scorso anno. La lira turca e il riyal iraniano sono dunque i grandi protagonisti di queste movimentazioni (vedi anche Il rial iraniano ai livelli più bassi di sempre). Nel 2012 il valore del commercio a cui si sta facendo riferimento ha superato i ventidue miliardi di dollari per la precisione.

Tra l’altro, lo stesso Yilmaz ha voluto sottolineare come i due settori privati non siano limitati da alcun divieto o proibizione legale, ragione per cui le divise coinvolte hanno libera circolazione. In aggiunta, Ankara e Teheran puntano con convinzione a migliorare questa mutua cooperazione, la quale è stata in grado di produrre frutti economici davvero interessanti. Un obiettivo che potrebbe essere realizzato da tale punto di vista è quello che prevede la sostituzione in via definitiva del dollaro americano nel commercio bilaterale, introducendo le monete ufficiali e migliorando di conseguenza il relativo cambio.

Giusto un anno fa, la scorsa estate per la precisione, il ministro turco per l’Energia, Taner Yildiz, aveva reso nota l’intenzione di Turchia e Iran per quel che concerne l’esplorazione di strade alternative alla moneta verde e anche all’euro, focalizzando l’attenzione soltanto su lira e riyal per gli scambi commerciali futuri. Un nuovo passo di questo percorso sembra dunque essere stato compiuto. Uno degli scenari di cui si parla maggiormente prevede la pianificazione di una struttura monetaria in cui l’Iran sia in grado di ridurre la sua dipendenza dai dollari il più possibile. Le relazioni bilaterali in questione sono state recentemente potenziate e migliorate, in particolare se si fa riferimento ai vari campi legati proprio all’energia (negli ultimi dieci anni gli scambi si sono continuamente intensificati).