Home Economia La bassa inflazione fa calare la corona norvegese

La bassa inflazione fa calare la corona norvegese

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 La corona norvegese non ha potuto evitare uno dei peggiori declini odierni nei confronti dell’euro e del dollaro: anzi, la valuta scandinava ha battuto in negativo molte altre divise da questo punto di vista. Appena dieci giorni fa si era spiegato come la Norvegia non avrebbe più tollerato altri guadagni della corona e pare proprio essere stata “accontenta”. In pratica, gli ultimi report economici hanno messo in luce come il tasso di inflazione del paese nordico sia rallentato in maniera imprevista e questo ha determinato il calo citato in precedenza.

Nel dettaglio, la moneta in questione è stata protagonista di una perdita di ben 0,8 punti percentuali nei confronti della moneta unica europea (l’attuale quotazione è al di sotto delle 7,4 corone per la precisione), mentre il -1% nei confronti della moneta verde ha provocato un assestamento a quota 5,78 corone presso la Borsa di Oslo. Se poi si aggiunge che la stessa corona è riuscita a perdere terreno anche nei confronti di altre sedici controparti, allora si comprende bene che tipo di giornata sia stata quella odierna.

Si è parlato dell’inflazione come principale responsabile di tutto questo e in effetti l’andamento dei prezzi al consumo in Norvegia si è arrestato nel corso del mese di agosto, la naturale conseguenza dei continui apprezzamenti valutari del secondo paese europeo per quel che concerne le esportazioni di petrolio. Il tasso, il quale è aggiustato per le tasse e i prezzi energetici, è sceso a 1,2 punti percentuali rispetto all’1,3% di luglio, come mostrato chiaramente dalle statistiche nazionali, mentre nei giorni scorsi si era parlato di una possibile accelerazione fino all’1,5%. Il target fissato dalla banca centrale, sempre al di sotto del 2,5%, è stato mantenuto ancora una volta, grazie in particolare alle importazioni a basso costo e al rafforzamento della corona stessa, una situazione che ormai dura in maniera ininterrotta dal secondo semestre del 2009.