Home Materie Prime Petrolio, Opec+ contro gli Stati Uniti

Petrolio, Opec+ contro gli Stati Uniti

0

L’Opec+ decide di andare contro gli Stati Uniti dando vita a un ideale schiaffo in faccia a Joe Biden. Il campo di battaglia? Quello del caro energia.

Opec+ riduce la produzione di barili

Il cartello dei maggiori paesi produttori di petrolio ha deciso di ridurre la propria produzione di due milioni di barili al giorno, in modo tale da tenere alto il prezzo del greggio. Una decisione che senza dubbio lascia perplessi un po’ tutti, soprattutto in un momento come questo. Non è mancata la reazione da parte degli Stati Uniti. Il presidente ha infatti parlato di una riduzione non necessaria e ha espresso la sua delusione.

Biden ha parlato di una scelta miope. E fino all’ultimo la Casa Bianca ha tentato di fare pressione affinché l’Opec + non facesse salire nuovamente il prezzo del greggio. Per gli Stati Uniti ovviamente si tratta principalmente di un problema politico. A novembre vi saranno le elezioni di metà mandato e una risalita del prezzo del petrolio potrebbe portare i democratici che sostengono il presidente ad avere maggiori problemi a mantenere il controllo del congresso.

In un momento nel quale tutti i paesi dell’Opec+ e non solo avrebbero dovuto cercare di mantenere una certa equidistanza da tutti i protagonisti della crisi energetica l’Arabia Saudita ha deciso di schierarsi con la Russia una mossa questa che può essere considerata un vero e proprio voltafaccia ai vecchi alleati che nasce dalla recente visita di Biden a Ryad.

Lotta politica più che economica

Quella che si sta profilando come una lotta tra due grandi che ricorda tanto la guerra fredda rischia di mettere nei guai l’Europa ancora di più. L’Unione Europea vede con preoccupazione a questo taglio della produzione, soprattutto per via dei rincari già presenti sul mercato da fine del 2021 ed esacerbati dall’attacco della Russia nei confronti dell’Ucraina.

Gli Stati Uniti hanno deciso di discutere a proposito di possibili strumenti per limitare il controllo dell’Opec+ sui prezzi dell’energia. Pensando allo stesso tempo di aprire la strada a un nuovo rilascio di riserve petrolifere strategiche per mantenere bassi prezzi.

Per gli europei è palese che si tratti di una mossa politica relativa al malcontento legato alla decisione della stessa di optare per il Price Cap.

Quello eseguito è il taglio maggiore alla produzione dal 2020. In realtà alla fine questa riduzione sarà pari a circa la metà di quella che era già stata annunciata. Ciò che sarà da verificare è come questo influenzerà la lotta al caro energia.