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Tassi FED in rialzo dal 2014

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 Secondo quanto sta emergendo dai confini statunitensi, la Federal Reserve starebbe progettando una ripresa dei tassi di interesse a partire dal 2014. A causa di un inaspettato incremento delle difficoltà del mercato del lavoro rilevato nelle ultime settimane, infatti, l’istituzione monetaria nordamericana sembra intenzionata a mantenere prossimi allo zero i tassi di interesse di riferimento per tutto il 2013, contribuendo in tal modo a supportare il comparto occupazionale per il prossimo esercizio solare.

A sostenere la necessità di proseguire nella politica dei tassi zero è stato William Dudley, presidente della Fed di New York, e il vice presidente Janet Yellen, secondo cui il 2014 è il target temporale da assumere come riferimento per valutare la possibile ripresa dei tassi di interesse di riferimento. Un comportamento monetario che potrebbe aiutare gli Stati Uniti ad abbassare il tasso di disoccupazione, attualmente intorno agli 8,2 punti percentuali.

A parlare delle politiche della Federal Reserve è anche il presidente della sede di Minneapolis Narayana Kocherlakota, secondo cui l’incremento dell’inflazione potrebbe in realtà suscitare la volontà di alzare i tassi di interesse di riferimento già all’interno del 2012. Il presidente della Fed di Philadelphia, Charles Plosser, ha invece evitato di parlare di un calendario previsionali sull’andamento dei tassi di interesse di riferimento.

Per quanto concerne l’andamento del mercato del lavoro, oramai principale determinante nel condizionamento degli atteggiamenti della Fed, le aziende americane avrebbero aggiunto circa 120 mila posti di lavoro alle proprie fila durante il mese di marzo, ben al di sotto delle stime più pessimistiche degli osservatori di mercato. Il tasso di disoccupazione è così calato all’8,2% contro il precedente 8,3%: ma si tratta di una flessione illusoria, perchè in realtà a incrementare non è tanto la forza lavoro, quanto la popolazione attiva, ancora interessata a cercare un’occupazione.

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