Home Banche Ucraina a rishio default: crollano gli investimenti stranieri, soffrono le banche

Ucraina a rishio default: crollano gli investimenti stranieri, soffrono le banche

0

 Kiev è sull’orlo della bancarotta ma parlare di default è ancora tabù. Anche Marek Belka, il direttore del dipartimento europeo del FMI, si rifiuta di evocare lo spauracchio economico per eccellenza,  mentre gli analisti internazionali già prevedono il disastro. Oltre al default non è da sottovalutare il fatto che l’Ucraina non riesca a saldare il conto energetico aperto con la Russia. Lo stesso Medvedev si è detto preoccupato per la condizione pericolante dell’ex-repubblica sovietica e senza perdere tempo ha invocato da subito il soccorso di un “consorzio internazionale” in aiuto dell’Ucraina affinché non si ripeta la situazione drammatica di gennaio.

Lo sgretolamento economico dell’Ucraina sembra già iniziato e le più fosche previsioni sono divenute realtà: lunedì la Raiffeisen Bank Aval (RBA), la seconda maggiore banca del paese, ha chiesto alla sede centrale (Raiffeisen Zentralbank) un prestito da 160 milioni di dollari. Martedì il Kyiv Post ha reso noto che l’otto percento circa dei dipendenti della RBA saranno posti in regime di lay off, stop temporaneo. Intanto l’inflazione galoppa al 23%.

Il direttore della Word Bank for Ukraine, Belarus and Moldova, Martin Raiser, si è detto “pronto a un supporto finanziario diretto” nonostante sia ancora “prematuro parlare di volumi” di capitale. Raiser ha fatto sapere che nel 2009 la Banca Mondiale potrebbe investire fino a un miliardo di dollari nel paese, con l’aggiunta di 750 milioni da destinare al settore bancario nazionale.

Una boccata d’ossigeno che potrebbe risultare tardiva visto che secondo la stima diffusa oggi dalla National Bank of Ukraine (NBU) nel gennaio di quest’anno gli investimenti stranieri si sono aggirati intorno ai 259 miliardi di dollari, un terzo rispetto al mese precedente (757 milioni), e 3,5 volte in meno rispetto alla media mensile del 2008. Il bancario nel primo mese dell’anno ha perso oltre il 20% degli investimenti stranieri rispetto all’anno precedente. Intanto il Parlamento di Kiev con un plebiscito si è espresso a favore del dimezzamento degli stipendi del primo ministro Iulia Timoshenko e del presidente Viktor Iushenko, vero clima d’austerity.