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Ryanair contro decreto caro voli

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Ryanair si staglia contro il DL Asset del Governo. La compagnia low cost non apprezza assolutamente l’ingerenza dell’Esecutivo all’interno del mercato.

Ryanair furiosa per decreto caro voli

Nel corso di un’intervista a Repubblica l’amministratore delegato Eddie Wilson ha spiegato che Ryanair è intenzionata a ricorrere alla Commissione europea. Il decreto italiano sul caro voli deve essere infatti considerato illegittimo perché interferisce con il libero mercato. E più nello specifico con il regolamento 1008 dell’Unione Europea che dà modo ai vettori di scegliere liberamente i prezzi.

I servizi della Commissione Ue hanno contattato le autorità italiane e attendono di ricevere informazioni più dettagliate sul contenuto preciso della misura in questione“. Questo è quanto riportato da un portavoce della Commissione. Il quale ha spiegato che l’Europa sostiene misure volte a promuovere la connettività a prezzi accessibili, in linea con le norme del mercato interno europeo.

Ragione per la quale, “la concorrenza sostenibile con la libera fissazione dei prezzi” è di solito la migliore garanzia di prezzi accessibili nel mercato del trasporto aereo. Un mercato liberalizzato dove l’Europa consente solo su specifiche rotte, non trattate in maniera adeguata dai vettori, obblighi di servizio pubblico con regolamentazione dei prezzi.

Insomma, al momento anche la posizione della Commissione europea è quella di volere capire di più.

Prove di dialogo tra le parti

È evidente che vi sia un problema di caro voli. E che vi sia bisogno di fare qualcosa. È innegabile, a prescindere dalle proprie posizioni politiche, notare che in questo momento appaia esserci una confusione speculativa nel settore.

La quale ha fatto lievitare in modo importante il costo di alcune tratte. Per quanto sia comprensibile la posizione di Ryanair volta a difendere i suoi interessi, è innegabile che tutte le rotte nel nostro paese abbiano subito un incremento sostanziale dei costi.

Ryanair lamenta che il decreto vada a colpire il sistema con il quale lei riesce a fornire voli low cost. Il decreto Asset, vincolando le tariffe estive alla tariffa media di ogni volo porterebbe una diminuzione delle rotte. Fattore questo che porterebbe, proprio in base al minore numero di posti messi in commercio, a un aumento dei prezzi invece che a una loro flessione.

Il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha fatto sapere che un dialogo con Ryanair è stato comunque avviato. L’obiettivo è quello di trovare una soluzione equilibrata per tutti. Parlando anche del piano di investimento e sviluppo che la low cost sembra essere intenzionata a dar vita in Italia. Pensate particolarmente per i Giochi olimpici di Milano-Cortina del 2026, il Giubileo del 2025 e il Giubileo straordinario del 2033.