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Erogazioni Italia ottobre 2012

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 La Banca d’Italia ha pubblicato il proprio bollettino mensile di monitoraggio dell’andamento delle erogazioni. Stando a quanto affermato da Bankitalia, ad ottobre gli impeghi all’intero settore privato sono scesi dell’1 per cento rispetto al precedente mense di settembre, registrando il terzo calo consecutivo mensile. I finanziamenti a privati sono infatti calati dello 0,1 per cento, registrando il primo calo da 13 mesi a questa parte, mentre le erogazioni alle imprese hanno segnato il sesto calo consecutivo, con una retrocessione di 2,9 punti percentuali.

La situazione degli impieghi bancari, insomma, diventa sempre più grave e profonda. Come reso noto da Bankitalia, e rilanciato prontamente dal quotidiano La Repubblica, “gli impeghi all’intero settore privato sono scesi dell’1% rispetto a settembre, registrando il terzo calo consecutivo. I prestiti alle sole famiglie sono scesi dello 0,1% registrando il primo calo da 13 mesi a questa parte, mentre i finanziamenti alle imprese hanno segnato il sesto calo consecutivo scendendo del 2,9% rispetto al mese precedente dopo il -3,2% registrato a settembre. Sul versante della raccolta, a ottobre si segnala un aumento del 4,7% sul mese precedente, quando l’incremento su base mensile era stato del 5,7 per cento. In lieve aumento le obbligazioni (+11,8% mensile). Per quanto riguarda i tassi sui depositi si segnala un lieve aumento, dall’1,27 all’1,28 per cento, a cui si associa un incremento della remunerazione dei tassi sui conti correnti (dallo 0,54 allo 0,55 per cento)” (qui il nostro approfondimento sul trend del debito pubblico italiano 2012).

Buone notizie per i mutuatari sul fronte tassi, visto e considerato che – a detta dell’ultima rilevazione dell’istituto banchiere italiano – a ottobre i tassi di interesse medi applicati sui prestiti per l’acquisto di abitazioni sono calati dal 4,10 per cento al 4,06 per cento, per un livello minimo dal novembre del 2011. Più significativa la flessione registrata per il credito al consumo, con un calo dal 9,73 per cento di settembre al 9,65 per cento di ottobre.