Home Banche La Polonia dovrà tagliare i tassi per evitare la stagnazione

La Polonia dovrà tagliare i tassi per evitare la stagnazione

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 La banca centrale polacca sembra ormai destinata a tagliare il proprio tasso di interesse di riferimento di un altro punto percentuale: l’evento dovrebbe verificarsi nei prossimi mesi ed è necessario per scongiurare che la stagnazione si impadronisca della maggiore economia dell’Ue orientale. Che cosa sta accadendo nello specifico? Narodowy Bank Polski ha già provveduto a ridurre il tasso in questione di settantacinque punti base (-0,75%) dallo scorso mese di novembre, tanto che esso si è ormai fermato al 4%.

La misura è stata avviata un anno esatto dopo che la Banca Centrale Europea ha cominciato a ridurre gli oneri finanziari. L’ultimo taglio risale al 9 gennaio, appena due settimane fa e in quella occasione il governatore Marek Belka annunciò gli imminenti round di politica monetaria. Il rischio che gli analisti stanno leggendo è quello di una economia stagnante tra lo 0 e lo 0,5% per quel che concerne la crescita. D’altronde, il mercato monetario non se la passa meglio: basta pensare a quello che ci si chiedeva lo scorso mese di ottobre, ovvero quanto sarebbe durato l’indebolimento dello zloty, la valuta ufficiale. Un altro intervento importante fu quello di inizio dicembre, un mese e mezzo fa, quando la banca centrale polacca tagliò i costi dei prestiti.

Tra l’altro, le riduzioni dei tassi vengono considerate addirittura tardive per il momento in cui vengono fatte, dunque non c’è tempo da perdere. Nonostante l’impegno, comunque, la crescita economica rallenterà ulteriormente, almeno fino all’1,5% in questo 2013, come non accade da dieci anni ormai, senza alcun impulso di tipo inflazionistico. In effetti, l’andamento dei prezzi al consumo decelererà questo mese fino a una quota compresa tra l’1,7 e l’1,8%, il livello più basso in assoluto dall’agosto del 2007. Per quel che riguarda, infine, i rendimenti dei titoli obbligazionari del governo di Varsavia a scadenza decennale, si è registrato un calo di un punto base, ancora al di sotto del 4%.