Home Economia Valute africane: le previsioni per Uganda, Tanzania, Nigeria e Kenya

Valute africane: le previsioni per Uganda, Tanzania, Nigeria e Kenya

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 Lo scellino della Tanzania dovrebbe indebolirsi nel corso della settimana che comincerà domani a causa della domanda del settore petrolifero per quel che riguarda i dollari: invece, la valuta del Kenya (sempre di scellino si tratta) subirà con tutta probabilità la pressione relativa alla liquidità troppo risicata. Una performance positiva è prevista per la valuta dell’Uganda e quella della Nigeria. Cerchiamo dunque di capire meglio cosa succederà nei prossimi sette giorni in merito al Forex africano.

Come già anticipato, lo scellino della Tanzania sarà quasi sicuramente influenzato dall’andamento dell’oro nero e da altre importazioni di rilievo, visto che si parla con insistenza di bassi flussi di moneta verde nel mercato in questione. Le aspettative dei trader si riferiscono ad alcuni titoli obbligazionari e alle loro scadenze previste per la settimana che sta per cominciare, utili per sostenere la liquidità almeno per un buon periodo di tempo. La banca centrale del paese ha assistito finora all’esaurimento degli scellini all’interno del mercato in questione e su base giornaliera; in aggiunta, bisogna anche tenere in considerazione la vendita di dollari americani in sette sessioni separate nel corso di quest’anno, nel tentativo di supportare la moneta locale. Spostando invece l’attenzione sulla naira nigeriana, quest’ultima ha appena raggiunto il suo livello più alto dallo scorso 28 gennaio.

Il valore della naira è stato pari finor a quota 157,25 rispetto al dollaro, un livello che è stato registrato dal mercato interbancario. Lo scellino ugandese si è caratterizzato più o meno per il medesimo andamento. Le varie banche commerciali sono state concordi nel giudicare lo stesso tipo di quotazione. Gli importatori sono piuttosto cauti in questo momento, soprattutto per quel che concerne il mercato keniano: gli acquisti principali sono già stati realizzati, come ad esempio quelli relativi a beni come il carburante, mentre gli altri sono in programma e dovrebbero avvenire non più tardi delle prossime elezioni che si terranno in Kenya.