Cina, flessibilità yuan non immediata

La Banca centrale cinese non cambierà rotta da subito sul valore dello yuan. Dall’istituto precisano che il tasso di cambio rimane stabile perché “al momento non ci sono le basi per maggiori fluttuazioni o aggiustamenti nel tasso di cambio dello yuan“, si legge sul comunicato pubblicato sul sito della banca. La decisione di rendere più flessibile il cambio aveva ricevuto consensi da più parti, dal Fmi, dalla Bce, dall’Unione europea e dagli Stati Uniti, che da tempo chiedono una moneta cinese più forte. In ogni caso ci vorrà calma perché l’aggiustamento – precisano dalla banca centrale – non avverrà in un’unica soluzione. Nel luglio di cinque anni fa la Cina aveva cominciato ad intraprendere una politica monetaria che in tre anni avrebbe portato a rivalutare lo yuan del 21% nei confronti del dollaro. Una politica di fatto favorevole agli Usa ma tutto si è fermato con la crisi quando la Cina, per sostenere le proprie esportazioni, ha bloccato il concambio con il dollaro.