L’accordo tra Cina e Taiwan sullo yuan è stato forse prematuro per Formosa: in effetti, la sua valuta locale, il dollaro di Taiwan per l’appunto, ha chiuso la giornata di ieri come la miglior settimana dallo scorso mese di aprile. Il contributo più importante a tale traguardo è stato senza dubbio fornito dal nuovo piano per arginare lo spread che è stato approntato dalla Banca Centrale Europea, un provvedimento che, al contrario, ha fatto crollare il franco svizzero. Allo stesso tempo, comunque, le esportazioni del paese asiatico sono scese di 4,2 punti percentuali nel corso del mese di agosto (il confronto è stato fatto rispetto a un anno prima), ma non sono andati meglio neanche i bond governativi.
Nel dettaglio, il sentimento che si prova nei confronti dei principali mercati emergenti è migliorato in modo sensibile grazie agli annunci giunti da Francoforte. Nonostante una economia interna non troppo stabile, il dollaro di Taiwan ha guadagnato terreno rispetto alle sue controparti, segno che gli assets finanziari più rischiosi sono stati premiati.
La valuta in questione si è rafforzata di 0,4 punti percentuali questa settimana, attestandosi a quota 29,842 nel confronto con il dollaro americano, vale a dire il maggior rialzo in assoluto dal 27 aprile scorso, come rilevato dalla società Taipei Forex Incorporated. La stessa giornata di ieri è stata anche caratterizzata dal raggiungimento di 29,77 dollari di Taiwan, ovvero il livello più alto in assoluto dal 6 luglio. Tra l’altro, la volatilità a un mese della valuta, la misura delle variazioni del tasso di cambio che viene usata per prezzare le opzioni, è cambiata leggermente, fermandosi al 3,6%. Per quel che concerne i già citati titoli obbligazionari, il rendimento di questi ultimi è passato dall’1,125 all’1,179%, per quello che è stato accertato come il declino più evidente dal 9 agosto scorso (la scadenza in questione è quella a dieci anni).
