Fed, Bernanke: “Più regole per i grandi istituti”

“E’ da incoscienti che il destino dell’economia mondiale sia legato così strettamente alle fortune di una piccola quantità di gigantesche società finanziarie“. A dirlo è Ben Bernanke, governatore della Federal reserve, la più potente banca centrale del mondo. La dichiarazione arriva dalla Convention delle banche locali, l’intento di incontrare il favore della platea è scontato ma c’è di più.
Bernanke chiede più spazio alle banche locali e a quelle impegnate a finanziare famiglie e imprese, più regole, al contrario, per i mega-istituti che muovo grandi somme sui mercati, e ne condizionano l’andamento.
Le grandi banche come Citigroup o Bank of America sono state aiutate con i fondi di stato e potrebbero essere costrette a redigere una specie di testamento in cui si certifica come spezzettare l’azienda in caso di crisi sistemiche. Un modo per evitare il salvataggio in extremis grazie ai soldi dei contribuenti.
Parole che arrivano mentre sul tavolo di Bernanke ci sono almeno due questioni importanti. Da un lato, si pone come paladino dell’anti “too big to fail” ammiccando al Congresso che lo tiene sotto pressione per come ha gestito la crisi e vorrebbe erodere il potere della Fed. Dall’altro lato, Bernanke deve portare avanti la cosiddetta exit strategy, tant’è che gli economisti si attendono che il prossimo 28 marzo potrebbe aumentare nuovamente il tasso di sconto, dopo dello 0,5% di un mese fa.