Giappone, Noda vuole ridurre debito

Il Giappone si concentrerà sul debito. Il nuovo ministro delle finanze Yoshihiko Noda ha voluto rinnovare l’impegno del governo a ridurre il debito pubblico. Questa sembra la strada giusta dopo che anche il nuovo premier Naoto Kan aveva messo in guardia sulla questione del contenimento del bilancio. Ormai il debito è pari a due volte il Pil e non smette di crescere da almeno vent’anni. Gli esperti si attendono che arriverà al 250 per cento in poco più di un lustro. “E’ nell’interesse nazionale – ha detto Noda, facendo eco a Kan e rivolgendosi all’opposizione – pianificare il riordino del bilancio. Discutiamone insieme”. Il debito giapponese è tutto nelle mani di investitori domestici (solo il 4% è in mano a stranieri). I maggiori acquirenti sono i fondi pensione governativi, ma la popolazione sta invecchiando sempre di più. I due terzi superano i 65 anni e la tendenza è in aumento. Se i giovani non riusciranno a sostenere il sistema pensionistico, i fondi pensione non avranno più soldi a disposizione per acquistare debito. In questo modo, il rischio è di vedere il Giappone affondare lentamente. Finalmente il nuovo governo ha deciso di concentrarsi sul nocciolo del problema.