Con gli eventi che hanno letteralmente investito i mercati azionari nella giornata di oggi la Consob si è vista costretta a valutare misure di emergenza immediate a sostegno dell’azionario. Le vendite hanno interessato fin dalle prime battute tutto il listino italiano ed Europeo (in particolare Madrid oltre Piazza Affari) ma i due settori più colpiti sono stati l’assicurativo ed il bancario.
Per questo motivo la Consob ha deciso, con urgenza, di reintrodurre il divieto delle vendite allo scoperto sui titoli dei settori bancario ed assicurativo, con validità per tutta l’ottava corrente.
Il ribasso che ha costretto in “corner” l’indice FTSE-Mib ha visto durante le contrattazioni di oggi una perdita prossima al 5%. La chiusura di giornata è avvenuta vicino a 12750 punti ma il rialzo “tecnico” è stato possibile solamente grazie alle prese di profitto dovute alla precedente discesa, e non ad un reale cambiamento di tendenza di breve termine. Diventa quindi logico, dato per scontato quanto detto, prevedere ulteriori ribassi nei prossimi giorni; la negatività forte che si avverte potrebbe non essere arrivata a target e la speculazione ribassista rischia di alimentare un ribasso che potrebbe fermarsi nei prossimi giorni, ma grazie al nuovo divieto si elimina parte del problema per valutare effettivamente la tendenza di medio termine dei mercati in maniera obiettiva.
In contemporanea l’autorità Spagnola ha seguito “l’esempio” della Consob; su tutti i titoli Iberici c’è ora il divieto di vendite “nude” per tre mesi, anche se già si prevede l’estensione del divieto oltre il 23 Ottobre prossimo.
