Petrolio, Iran: “Lista nera per le compagnie amiche degli Usa”

Sanzioni politiche, rappresaglie economiche. L’Iran è pronto a stilare una lista nera delle compagnie che non potranno lavorare sul suolo nazionale. Lo ha detto oggi il ministro del Petrolio, Massud Mir Kazemi, citato dall’agenzia Mehr. “Se una delle compagnie straniere fa qualcosa contro l’Iran, saremo costretti a tenerne conto e a inserire questa compagnia in una ‘lista nera’”, ha detto Mir Kazemi. “Il risultato sarà che queste compagnie non potranno più lavorare in Iran.” Due settimane fa gli Stati Uniti hanno irrobustito le sanzioni a danno di Teheran, oltre quanto già approvato dal Consiglio di sicurezza dell’Onu. La decisione del Palazzo di vetro comporterà una serie di ritorsioni anche contro le aziende che continueranno a collaborare con la Repubblica islamica, in particolare quelle che forniscono carburante (che l’Iran importa per il 40 per cento). Una sorta di embargo internazionale che rischia di lasciare “a secco” Teheran. E’ diventato un braccio di ferro e la prima società a farne le spese potrebbe essere la russa Lukoil. Mirkazemi ha puntualizzato che la compagnia ha sciolto gli impegni per il campo di Anaran (Iran occidentale). Ma se si “arriverà a un accordo”, ha detto il ministro, la collaborazione potrà continuare. Adesso i colossi del greggio (spesso compagnie nazionali) sono costretti a scegliere da che parte stare.