Forex Insider, l’analisi della settimana

Comincia in chiusura dei mercati il vertice dell’Eurogruppo, oggi a Bruxelles. Orario che permette ai ministri economici dell’eurozona di gestire con più disinvoltura il loro vocabolario. Il tema è decisivo. Si discute dell’ampliamento del fondo Salva-Stati (EFSF). Un incremento del fondo da 440 miliardi sembra l’opzione più gradita a diversi ministri, come ha ricordato Didier Reynders, ministro delle Finanze belga, al suo arrivo al Palazzo di Justus Lipsius. Restano da vincere però le resistenze della Germania di Angela Merkel, che ha tre appuntamenti elettorali per questa primavera quando in 3 lander si andrà ad elezioni. Difficile pensare che la Merkel conceda un ulteriore manovra (costosa) all’Ue. Tant’è che il ministro dell’economia Wolfgang Scheauble ha fatto sapere, senza troppi giri di parole, che Barroso complica la situazione se arrivano pareri sparsi in merito al EFSF. In ogni caso, la settimana scorsa l’euro ha beneficiato delle buone aste obbligazionarie del portogallo e delle parole di Jean-Claude Trichet, numero uno della Bce, un po’ più aggressivo del solito nel suo consueto discorso post-Consiglio. Nelle sale operative si parla addirittura di un futuro rialzo – limato – dei tassi. Ma non adesso. Più in là: nella seconda parte dell’anno. Operazione che darebbe ulteriore forza all’euro contro un dollaro “prigioniero” di un’economia incerta tra ripresa e instabilità come dimostrano i dati negativi su occupazione e immobiliare.