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Previsioni disoccupazione Eurozona 2013

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 Secondo quanto affermato dalla società di revisione Ernst & Young, la disoccupazione nell’Eurozona continuerà a crescere nel corso dei prossimi mesi, raggiungendo un picco di 20 milioni di senza lavoro entro la fine del 2013, a fronte di un Pil mediamente negativo (per 0,2 punti percentuali). Una situazione che rischia di pregiudicare qualsiasi importante ripresa economica per gli anni a seguire, che potrebbero essere contraddistinti da nuove recessioni, soprattutto nei mercati di Grecia, Portogallo, Italia e Spagna.

Insomma, secondo quanto affermato dalla società di revisione, l’Europa si spaccherà sostanzialmente in due, con un Nord in grado di riprendere il ritmo di crescita in maniera più celere, e il Sud in profonda difficoltà. “Berlino regge bene il colpo della crisi” – ricordava Rai News in un suo approfondimento – “nonostante la caduta in negativo del prodotto interno lordo attesa a fine 2012. Secondo l’agenzia federale del Lavoro, a dicembre si sono aggiunti circa 3.000 disoccupati ufficiali, raggiungendo i 2,942 milioni. Tuttavia il tasso di disoccupazione resta inchiodato al 6,9%, vicino ai minimi di vent’anni. E l’aumento di dicembre e’ inferiore ai 10.000 posti persi che si aspettavano gli analisti. Il quadro generale per Berlino resta dei migliori: gli occupati medi nel 2012 sono stati pari a 41,5 milioni, un record, 416.000 in piu’ rispetto al 2011, con una crescita dell’occupazione che continua da sei anni consecutivi. E per il 2013 ci si aspetta un ulteriore rafforzamento” (vedi anche Disoccupazione Italia settore costruzioni).

Insomma, la Germania è la conferma che la crisi non ha colpito tutti i mercati in egual modo. Basta d’altronde osservare quanto sta accadendo in Spagna, in evidente difficoltà nonostante qualche timido segnale positivo macroeconomico (a dicembre per la prima volta in cinque mesi la disoccupazione del Paese iberico è lievemente diminuita).

In particolare, prosegue ancora Rai News, l’Ocse “si aspetta per la Spagna – colpita da una stretta fiscale di 60 miliardi che probabilmente la manterra’ in recessione per tutto il 2013 – un tasso di disoccupazione in ulteriore aumento quest’anno al 27%: la Spagna rischia di rubare alla Grecia il record negativo dei senza-lavoro” (vedi anche Emergenza Spagna occupazione).