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Bond Usa, mistero fitto. Arrestato un blogger americano, diceva: “Sono veri, ho le prove”

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 Ombre lunghe sul caso dei giapponesi con valigetta al seguito. Questa settimana la notizia è passata dai trafiletti di cronaca fino alla prima pagina dei quotidiani (Italiaoggi l’ha usata per l’apertura). Un arresto ha reso il caso più interessante. A finire in manette è stato Hal Turner, un famoso blogger e conduttore radiofonico americano noto per le sue teorie “complottiste”, dall’Amero agli stress-test truccati. “Ho le prove che i bond sequestrati sono veri” aveva detto ai suoi ascoltatori, e tanto è bastato per rinchiuderlo in cella. Turner dal carcere fa sapere che il suo è un vero e proprio sequestro politico dovuto alle scottanti verità che è in grado di rivelare – sui bond e non solo -. Dalla polizia non arriva alcuna motivazione ufficiale del fermo.
Intanto in Italia i due giapponesi sono stati identificati. Secondo fonti riservate uno dei due sarebbe legato alla Banca centrale nipponica in quanto cognato dell’ex vicegovernatore Toshiro Muto. Per Turner i due sarebbero entrambi funzionari del ministero delle finanze. I due sono ancora a piede libero.
Insomma la faccenda è poco chiara. Nessuno, tranne Turner, ha preso una posizione netta, in primis le autorità italiane che non hanno arrestato i due giapponesi; il fermo è d’obbligo quando si ha a che fare con dei falsari. Dal canto loro i servizi americani ripetono che i titoli non sono autentici, ma gli annunciati ispettori incaricati di visionare i documenti tardano ad arrivare. Incuriosisce anche l’arresto del blogger: è un pazzo o un genio? Se è un eccentrico, come sostengono in molti, perché arrestarlo per le sue “stravaganti” teorie? Che male possono fare i vaneggiamenti di un mitomane?
Infine, veniamo alla fattura dei titoli di stato: 10 dei 134 miliardi sono in buoni da un miliardo l’uno (foto). Sono i cosiddetti Kennedy bond, data di emissione 1998, senza cedola: titoli rari, difficili da reperire, non ce ne sono molti in circolazione. E dunque, perché dei falsari avrebbero deciso di contraffare 134 miliardi di bond statunitensi (pari all’1% del Pil Usa), titoli “speciali” compresi? Tutto resta ancora avvolto nel mistero.

3 Commenti

  1. […] Bond Usa, mistero fitto. Arrestato un blogger americano, diceva: “Sono veri, ho le prove” domenica 12 luglio 2009 | Tratto da: http://www.fareforex.com […]

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