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Approvato piano di salvataggio Cipro

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 È stato approvato, a notte fonda, il piano di salvataggio di Cipro. Tra le righe del corposo accordo, l’esclusione dei depositi sotto i 100 mila euro dal prelievo forzoso che in un primo momento era stato ipotizzato per tutti i correntisti. Anche il prelievo forzoso nei confronti della soglia over 100 mila è stato rivisto strutturalmente, proponendosi comunque come una sostanziale perdita rispetto al capitale depositato in banca.

Ad ogni modo, l’accordo riguarderebbe solamente la Laiki, la maggiore banca dell’isola, e la Bank of Cyprus, la più grande. La maggiore sarà infatti chiusa attraverso un processo controllato e i suoi asset finiranno in una ‘good bank’ e in una ‘bad bank’, sposando così una ipotesi già sostenuta da un buon novero di osservatori internazionali.

“Per i depositi sotto i 100mila euro scatterà la garanzia europea, quindi saranno salvi. Non ci sarà alcuna tassa o prelievo, ma i conti sopra i 100mila euro subiranno delle perdite che saranno decise durante il processo di liquidazione” – ricordava La Repubblica pochi minuti dopo la formalizzazione dell’accordo – “Anche la Bank of Cyprus, che conta molti depositi russi, subirà delle perdite, ma non sarà l’Eurogruppo a stabilirlo, bensì lo farà nelle prossime settimane la troika, assieme alle autorità cipriote” (qui invece la bozza del precedente accordo valutato 10 miliardi di euro).

Particolarmente soddisfatto il ministro delle Finanze cipriota Michael Sarris, che alla stampa ha dichiarato come “abbiamo evitato una disastrosa uscita dall’euro e la bancarotta, andiamo incontro a tempi duri per Cipro, ma è il miglior accordo che potessimo fare”

Lieto dell’intesa anche il presidente dell’eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, che evidenzia come “l’accordo mette fine alle incertezze su Cipro e sulla zona euro”, poiché “l’intesa evita la tassa e ristruttura profondamente il settore bancario di Cipro. Il programma contiene un approccio deciso per affrontare gli squilibri del settore finanziario. Ci sarà un’appropriata riduzione, con il settore bancario che raggiungerà la media europea nel 2018. Inoltre, Cipro s’impegna ad un programma di consolidamento dei conti, riforme e privatizzazioni”.