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Cina spaventa mercati azionari USA

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 La negatività Europea si riversa a Wall Street, che per motivi diversi segue lo stesso percorso iniziato questa mattina nel Vecchio Continente; le tensioni sul mercato dell’Auto in Europa sono state solo parzialmente sedate dall’intervento di Marchionne, mentre la giornata ha obbligatoriamente chiuso in rosso una seduta iniziata con il piede sbagliato.

Le news sui titoli in cima al listino sono riusciti a mantenere un certo equilibrio a Piazza Affari, ma la discesa è stata inevitabile per altri settori, con particolare riferimento a quello dell’auto; il FTSE-Mib infine archivia questo Martedì 20 marzo con una perdita prossima all’1% a quota 16953. Fino alla fine dell’ottava l’interesse è orientato ai 17000 punti, che se superati stabilmente faranno proseguire il rally iniziato qualche ottava fa’ nel Vecchio Continente.

Gli USA invece ignorano completamente i dati macro in favore di una preoccupazione più grande; il potenziale della Cina (seconda potenza economica mondiale) spaventa gli Stati Uniti e sembra che gli investitori siano colpiti da questa “paura”, anche se sono anni che si discute il boom della Cina.

L’avvio di cantieri per le case negli USA registra un -1.1% a febbraio (su base mensile) restando comunque sopra il consenso del mercato (a 695 mila unità per 698 mila registrate). I nuovi permessi di costruzioni sono saliti del 5.1% a 717.000 e le vendite al dettaglio salgono nel parziale di marzo dello 0.4% su base mensile sempre.

PESSIMA PERFORMANCE DI INTEL A WALL STREET

La buona notizia è che per una volta i timori non arrivano dal settore bancario; gli istituti e le banche d’affari lasciano spazio ai problemi dell’economia, facendo pensare che sul fronte del credito la situazione sia (almeno per ora) quanto mai stabile. Dopo che anche il pericolo Euro sembra sventato le preoccupazioni di un nuovo default del credito.

Nei prossimi mesi invece è plausibile pensare che il rilancio di Wall Street potrà arrivare dalle nuove realtà legate ai tecnologici, per via del possibile sbarco in Borsa di diverse realtà in consolidamento.

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