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Come si proteggono gli investitori dalle fluttuazioni valutarie

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 L’indice giapponese Nikkei Stock Average è cresciuto di dodici punti percentuali quest’anno: allo stesso tempo, però, gli investitori americani che hanno puntato sui titoli azionari nipponici non sono riusciti a conseguire grandi guadagni. Per quale motivo? La ragione va ricercata interamente nel comportamento dello yen, il quale è precipitato di continuo, rendendo vani i ricavi di questo stesso indice in termini di dollari americani. Questo vuol dire che gli investitori che puntano su azioni e obbligazioni internazionali corrono grossi rischi.

In effetti, i fondi non tendono a proteggerli dalle fluttuazioni valutarie, dato che si va essenzialmente a scommettere sul rafforzamento o sul mancato indebolimento delle divise straniere rispetto alla moneta verde. In caso di errore, dunque, gli stessi investitori possono soffrire perdite piuttosto consistenti. Chi cerca di puntare sui fondi internazionali ha di solito una doppia scelta da valutare, vale a dire gli strumenti che garantiscono la protezione valutaria di cui si sta parlando e quelli che non la garantiscono. Nel 2012, gli investitori di nazionalità americana hanno assistito a una divergenza piuttosto netta tra gli indici azionari del continente europeo ed alcuni Exchange Traded Fund.

Ad esempio, lo scorso anno l’Eurostoxx 50, indice che riunisce i titoli di cinquanta blue-chip dell’eurozona, è stato protagonista di un rialzo del 13% per quel che concerne la denominazione in euro, mentre quella in dollari ha permesso di ottenere un incremento pari a sedici punti percentuali. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che si può speculare sulle valute in proprio con i contratti futures e le opzioni, ma in questo caso sono richiesti una grande attenzione e una cura continua. Nel lungo termine, proteggere un portafoglio dalle fluttuazioni valutarie tende a ridurre la volatilità a un costo relativamente molto basso, come sottolineato anche da alcuni professori universitari. Insomma, ogni singola decisione dovrà dipendere dalle competenze e dal periodo di tempo che si vuole prendere come riferimento.