Home Economia Fed, piovono dollari. Si lamentano tutti

Fed, piovono dollari. Si lamentano tutti

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 Il primo risultato ottenuto dal quantitative easing della Fed è stato far salire il prezzo del petrolio. Oggi l’oro nero ha raggiunto sul mercato del Nymex gli 87,22 dollari salvo poi scendere durante la giornata in parallelo con un rafforzamento del dollaro cui hanno contribuito anche i dati sul mercato del lavoro Usa migliori del previsto. Il biglietto verde si è rafforzato contro l’euro e lo yen, il cui cambio in particolare è arrivato al minimo di 80 yen sul greenback. Dall’Asia però continuano le critiche sempre più aspre nei confronti dell’operato della Fed. Questa volta se ne fa portavoce il governatore della Banca centrale cinese Zhou Xiaochuan ricordando che la scelta dell’istituto guidato da Ben Bernanke “potrà anche essere una ottima politica per gli Usa, ma non lo è per il resto del mondo dove anzi rischia di innescare molte ripercussioni negative”. I cinesi però non sono i soli a prendersela con gli Stati Uniti. Lo fa anche il Brasile, un altro paese emergente. Il ministro delle Finanze, Guido Mantega, lo stesso che settimane fa aveva inaugurato il termine “guerra della valute”, ha criticato a propria volta la mossa della Fed: “Tutti desiderano che l’economia americana sia in ripresa, ma non va bene a tutti che si gettino dollari da un elicottero”, ha affermato. Inoltre, il quotidiano inglese Financial Times riporta che anche la Germania ha espresso preoccupazioni. La resa dei conti, ovviamente, al G20 di Seul l’11 e 12 novembre.