Fitch: Italia e Spagna declassate. Colpa della crisi in zona euro

L’agenzia di rating Fitch ha declassato di un notch il rating d’Italia, a causa dell’aggravarsi della crisi della zona euro, e non esclude un ulteriore bocciatura se il paese dovesse fallire i suoi obiettivi per la riduzione del deficit. L’agenzia di rating ha declassato di due gradini anche il rating a lungo termine della Spagna – motivando la decisione con l’ “intensificazione della crisi nell’Eurozona” e “i  rischi crescenti agli sforzi di consolidamento del bilancio statale da parte del budget di alcune regioni”  spagnole –  con una revisione al ribasso delle prospettive di crescita.

Il rating dell’ Italia passa da “A +” da “AA-” mentre quello della Spagna è ora a “AA-” dal precedente livello “AA +” . Entrambe, con “outlook” negativo, sono passibili di ulteriori declassamenti. Il Portogallo resta sorvegliato speciale. L’agenzia di rating ha annunciato che prenderà  in considerazione, in merito alla decisione di procedere o meno ad una ulteriore riduzione del rating,  le  prestazioni del Paese relative al programma dell’Unione europea e del Fondo Monetario Internazionale (FMI), il suo bilancio peril  2012, i progressi in materia di privatizzazione, il rischio per il settore bancario e le  sue prospettive economiche e fiscali a medio termine.
Fitch è stata l’ultima delle tre principali agenzie internazionali di rating, dopo Standard & Poor’s e Moody’s, ad abbattere la propria scure sull’ Italia. In una nota della stessa agenzia,  si legge  che “l’ elevato livello del debito pubblico e le esigenze di finanziamento del debito, assieme a un basso livello di crescita potenziale rendono l’Italia particolarmente vulnerabile a choc esterni”, come quello generato dalla crisi nella zona euro.

La recente manovra di bilancio “ha rafforzato in modo sostanziale lo sforzo di consolidamento fiscale”, ma “l’iniziale risposta esitante del governo al rischio di contagio ha eroso la fiducia del mercato nella sua capacità di condurre in modo efficace l’Italia attraverso la crisi dell’Eurozona”.