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Forex Insider, l’analisi della settimana

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 Il 31 gennaio si deciderà il futuro della Federal reserve, la banca centrale americana. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha deciso di aumentare la pressione su Wall Street proponendo la tassazione degli istituti di credito e la limitazione delle dimensioni delle banche. Una mossa che ha diviso l’opinione pubblica. Gli analisti e gli operatori non hanno accolto con favore la notizia, così come il premio nobel per l’economia Gary Becker che giudica penalizzante la decisione perché arriva in un momento di sensibile ripresa delle performance bancarie, dopo un periodo di sofferenza. Alcuni considerano la mossa populista ma le urne non hanno dato ragione alla politica del “ridateci indietro i nostri soldi”. Il voto in Massachussets è significativo. La vittoria del repubblicano, Scott Brown, mette in scacco anche la riforma della Sanità perché i democratici non possono più contare sulla maggioranza dei seggi al Senato.
E’ difficile una retromarcia sulla conferma di Bernanke visto che ha ricevuto l’investitura nei mesi scorsi proprio da Obama e David Axelrod, consigliere della Casa Bianca, sul Wall Street Journal ha ribadito il proprio sostegno . Il dato che si registra è l’ennesima frattura con il mondo della finanza e delle lobby, tant’è che la settimana scorsa ha tremato anche la poltrona di Timothy Geithner. Il segretario del Tesoro ha dimostrato di non essere completamente d’accordo con le decisioni dell’esecutivo. Geithner non dà più consigli a Obama. Il presidente ha preferito rivolgersi a Paul Volcker che ha suggerito i provvedimenti sui banchieri. Resta da chiedersi se il passaggio di consegne di fatto sia già avvenuto visto il malcontento diffuso tra i democratici nei confronti di Geithner.