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Indicatori: Bollinger Bands

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 Ideate da John Bollinger, questo oscillatore è il più famoso ed utilizzato tra tutti. Disponibile su tutte le piattaforme, mediante pochi semplici calcoli vengono disegnate sui grafici 2 linee che racchiusono quasi sempre i prezzi, più una centrale assimilabile ad una media mobile semplice di tot periodi.
Le due linee esterne, che hanno il compito di contenere i prezzi e quindi segnalare eventuali uscite per classificarle come ipercomprato oppure ipervenduto, sono due deviazioni standard della media mobile centrate.
Al contrario dei semplici envelopes, le bande di Bollinger si allargano e si stringono in funzione della volatilità degli ultimi giorni presi in considerazione (quanti giorni è definito dal periodo della media mobile); sono quindi oscillatori più dinamici e precisi, che si adattano al Mercato aggiornandosi autonomamente.
Solitamente vengono usate con i settaggi standard, consigliati dallo stesso creatore John Bollinger, ma facendo diverse prove si possono trovare setup più interessanti e funzionali dei classici: ad esempio, su di un grafico intraday (a barre orarie per esempio) le bande a 20 periodi non forniscono sempre buone indicazioni e target. Ma se cambiamo il periodo ed usiamo ad esempio le Bande di Bollinger settate su 200 periodi, vediamo come il Mercato risponde correttamente alle nuove linee, definendo punti di supporto e resistenza con spazi ampi, tanto da permettere l’entrata a Mercato mentre il movimento di sta sviluppando.

1 commento

  1. […] Indicatori: Bollinger Bands venerdì 5 giugno 2009 | Tratto da: […]

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