Home Economia L’Uganda abolirà a marzo la serie di scellini del 1987

L’Uganda abolirà a marzo la serie di scellini del 1987

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 Le ultime previsioni settimanali per le valute africane hanno poco a che fare con la situazione monetaria che riguarda lo stato africano dell’Uganda: in effetti, la serie di banconote che si riferisce al 1987 smetterà di essere legale il prossimo 30 marzo, come è stato annunciato in via ufficiale dalla banca centrale del paese. Il denaro stampato venticinque anni fa non è altro che il risultato di alcune riforme valutarie, con il governo di Kampala che decise di svalutare lo scellino rimuovendo due zeri da tutti i tagli, in linea con gli sforzi che erano stati profusi per stabilizzare l’economia. In particolare, l’obiettivo principale era quello di contrastare in maniera efficace l’inflazione.

Come ha spiegato il governatore di Bank of Uganda, Louis Kasekende, le banconote che verranno demonetizzate saranno quelle da mille, cinquemila, diecimila, ventimila e cinquantamila scellini che sono state stampate prima della nuova serie datata 2010. Questo vuol dire che nel novero in questione saranno incluse le banconote da diecimila scellini che sono state introdotte nel 2007 per commemorare il meeting tra i rappresentanti del Commonwealth. Le banche commerciali saranno pertanto obbligate a interrompere la relativa emissione e i clienti non potranno più beneficiarne (l’effetto di tutto ciò sarà immediato).

C’è comunque da precisare che tali divise potranno ancora essere sfruttare fino al 30 marzo del 2013. Il 1° aprile successivo gli stessi istituti di credito scambieranno la serie del 1987 con quella del 2010 a un valore facciale ancora da determinare. Lo scambio potrà avvenire anche prima. Le banche protagoniste in tal senso sono le filiali della banca centrale che si trovano nelle città di Kampala, Jimja, Mbale, Gulu, Mbarara, Arua, Kabale, Masaka e Fort Portal, ma soltanto fino al 31 dicembre del prossimo anno. La convinzione di Kasekende è che in questa maniera si possano rendere edotti i governatori dei paesi confinanti degli sviluppi economici dell’Uganda.