Home Economia Yuan cinese in calo

Yuan cinese in calo

0

 Per la prima volta dal dicembre del 2009, lo yuan cinese ha concluso il suo primo trimestre con valori negoziali in flessione. Uno scenario che sta evolvendo in termini di un discreto deprezzamento, e che coincide con le dichiarazioni del premier cinese Wen Jiabao, che ha di fatto preannunciato come l’obiettivo di crescita annua dell’economia del Paese asiatico sia stato rivisto sui livelli minimi degli ultimi sette anni.

“La domanda dello yuan si è nettamente indebolita nel corso di quest’anno poiché gli investitori sono abbastanza preoccupati sull’evoluzione delle previsioni economiche della Cina” – ha dichiarato Banny Lam, uno dei principali economisti di Hong Kong della CCB International Securities Ltd., divisione della seconda banca cinese per dimensioni.

Ad ogni modo, la debolezza dello yuan nel corso del primo trimestre dell’anno è stata piuttosto scarsa. Basti pensare che nel corso dei primi tre mesi dell’anno lo yuan ha perso terreno nei confronti del dollaro per soli 0,06 punti percentuali a quota 6,2980 yuan per valuta verde, secondo quanto affermato dal China Foreign Exchange Trade System.

Tornando infine ai dati macroeconomici della crescita cinese, Wen Jiabao ha predetto un obiettivo di crescita economica pari a 7,5 punti percentuali per il 2012: la ragione fondamentale dietro questo abbassamento delle stime di sviluppo del prodotto interno lordo dell’economia del Paese asiatico è stata esplicitamente indicata nel deterioramento del vecchio Continente, con la crisi del debito sovrano europeo che dovrebbe minare la stabilità economico finanziaria dei membri UE e, di conseguenza, la domanda per le esportazioni cinesi.

Difficilmente la crescita economica potrà superare la soglia indicata attendibilmente da Wen Jiabao. Per quanto ovvio, continueremo a tenervi informati sugli sviluppi macroeconomici della Cina, e sull’andamento di una delle valute maggiormente al centro delle osservazioni degli analisti internazionali.

CINA ED ITALIA PARTNER STRATEGICI

COLPO DI STATO IN CINA SVENTATO