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Banche e tassi, Deutsche Bank prova a rassicurare

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 Stando a quanto sostenuto da alcuni ricercatori newyorkesi di Deutsche Bank, gli istituti di credito europei avranno sufficiente capitale per affrontare le attuali turbolenze. Inoltre, nessun congelamento delle erogazioni di finanziamenti a privati e a imprese sarebbe intravisto all’orizzonte, conferendo in tal modo al sistema bancario europeo una parvenza parzialmente migliore di quella che sarebbe apparentemente imputabile.

Gli istituti di credito del vecchio Continente, in altri termini, sarebbero sufficientemente patrimonializzati, e i timori di paralisi del credito andrebbero pertanto smentite, e ricondotte unicamente alle paure da parte dei soggetti potenzialmente beneficiari degli interventi creditizi stessi, piuttosto che a una reale e concreta volontà da parte dei vertici delle principali aziende di credito europee.

D’altronde, le principali banche europee da gennaio ad aprile hanno incrementato il proprio capitale di circa 50 miliardi di euro, come confermato dalla EBA (l’European Banking Authority) in un recentissimo comunicato dove trovano conferma le parvenze di rafforzamento patrimoniale delle aziende di credito del vecchio Continente. Dagli stress test effettuati il 15 luglio, sono state otto le banche che non hanno superato la prova, con un effetto negativo sul breve termine che sarebbe ad ogni modo racchiuso in una cifra abbastanza sostenibile: 2,5 miliardi di euro.

Le banche europee, insomma, non stanno messe troppo male come potrebbe sembrare in seguito all’impatto mediatico. È pur vero, tuttavia, che molte di esse hanno necessità di rafforzarsi patrimonialmente al fine di riportare almeno il principale indice (il core Tier 1) al di sopra della soglia del 6%, e dovranno presumibilmente agire nel breve termine mediante azioni di difficile uniformità.

Vi ricordiamo infine che tutti i pareri che compaiono su queste pagine sono opinioni dei singoli autori, e non possono essere ritenuti degli inviti o delle sollecitazioni o delle consulenze ad investire sui mercati valutari secondo gli orientamenti evidenziati negli stessi articoli.