Home Economia La corsa all’oro in Perù distrugge la foresta Amazzonica

La corsa all’oro in Perù distrugge la foresta Amazzonica

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 Prezzo dell’oro e vertice di Copenhagen. Un accostamento che all’apparenza non ha senso, ma i due temi hanno un punto d’incontro: il Perù. “Solo dall’alto puoi vedere quanto sia grande la distruzione”, si legge sul sito della BBC news. L’articolo spiega che il rialzo repentino del prezzo dell’oro ha spinto centinaia e centinaia di minatori alla ricerca del metallo prezioso. L’affare è ghiotto: 1.100 dollari all’oncia (28 grammi), 36 per grammo. In un’area di 200 km quadrati chiamata Madre de Dios (Madre di Dio) operano minatori professionisti e dilettanti senza licenza. L’Amazzonia è il Klondike del 2009. Il Governo ha concesso circa 1.500 licenze per gli scavi ma gli abusivi sono cresciuti a dismisura mettendo a rischio la sopravvivenza di parte del polmone verde della terra. L’estrazione dell’oro comporta disboscamento, scavi con macchine pesanti e l’uso di mercurio, che forma una amalgama con l’oro per renderne più facile l’estrazione. Dietro a questo business, composto anche da poveri contadini che cercano di arrotondare, c’è un commercio illegale e mafioso; come spiega Antonio Brack ministro dell’Ambiente peruviano. Lo Stato non è ancora intervenuto per regolare la questione, i minatori continuano ad arrivare, attorno alla crescita del prezzo dell’oro si sta creando una gigantesca economia sommersa che inquina e distrugge la foresta Amazzonica. Anche qui, il tempo stringe: “Tra vent’anni – dice Brack – sarà un disastro ecologico di proporzioni mai viste”.

1 commento

  1. merda lasciate la natura kosì kom’è senza modifike dell’uomo ( apparte se c’è ne bisogno ma senza rovinare trp)

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