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Stellantis – Renault, smentita fusione

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Non vi sarà nessuna fusione tra Stellantis e Renault. A sottolinearlo è il presidente del gruppo John Elkann, che chiuda a questa possibilità. Di certo, per il momento.

Stellantis non si fonderà con Renault

Renault qualche anno fa era parte delle intenzioni di fusione di FCA, prima che avvenisse la fusione con PSA che ha dato poi vita a Stellantis. Recentemente si è parlato nuovamente di questa possibilità in base ad alcune dichiarazioni di Carlos Tavares, ceo del gruppo.

Il quale pur non nominando direttamente questi termini, ha recentemente ha affrontato nel corso di una intervista con Bloomberg alcune criticità riguardanti l’automotive in Italia.

Non è assolutamente una novità che i rapporti tra il governo italiano e Stellantis non siano al top in questi giorni. E non solo per via delle parole di Tavares ma anche per il piano di investimenti dell’azienda che sembra puntare dovunque tranne che verso la penisola.

Dobbiamo sottolineare che nel caso avvenisse una fusione di Stellantis con Renault, la bilancia penderebbe molto di più verso la Francia. Non dobbiamo dimenticare che il governo francese ha delle quote sia in Stellantis che in Renault.

E questo ovviamente porterebbe a un maggiore rafforzamento della compagine francese e più in generale del mercato francese delle auto. John Elkann ha sottolineato che non è previsto nessun accordo di questo genere e che, dove presente, Stellantis rimarrà In Italia.

Appare comunque impossibile mantenere una certa nonchalance davanti a ciò che sta succedendo in questo momento. Perché se da un lato Carlos Tavares chiede maggiori incentivi al governo italiano, dall’altra parte il manager non sembra accontentarsi di quelli previsti per il 2024 quando si parla di auto elettriche.

Tentativi di proteggere la produzione italiana

Ed è normale che, nel tentativo di proteggere l’occupazione sul territorio italiano, l’esecutivo in alcuni casi alzi un po’ la voce all’interno del dibattito. Non dobbiamo dimenticare la cassa integrazione alla quale sono sottoposti i lavoratori e il fatto che, se vi fossero investimenti anche da parte del gruppo, la situazione potrebbe potenzialmente migliorare.

Magari gestendo la produzione in modo differente. Non è infatti nemmeno una novità che Stellantis, come altri gruppi automobilistic,i stia guardando verso l’Africa per la manodopera. Il ceo dell’azienda ha sottolineato la necessità di rinforzare il settore automobilistico in Europa, onde contrastare l’ondata cinese di macchine a basso costo.

Una preoccupazione giusta, ma che forse dovrebbe essere affrontata rafforzando alla radice gli impianti di produzione, non affidandosi solamente a eventuali strumenti di ammortizzazione fiscale. I sindacati sono preoccupati ed è impossibile dare loro torto se non viene visto, da parte di tutti gli interlocutori, uno sforzo per risolvere la situazione.