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Dati Macro: Giappone, produzione industriale supera le attese (+1,6 marzo). Usa, tassi Fed invariati (0-0,25%). Germania, si attende dato disoccupazione

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 A Tokio l’incremento della produzione di marzo ha superato le attese degli analisti. Oggi il ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria ha reso noto che l’indice, nel mese di marzo, è salito dell’1,6 rispetto alla quota raggiunta a febbraio. Gli operatori si aspettavano uno scatto compreso tra 0,9 e l%.  La notizia giunge subito dopo la diffusione delle fosche previsioni sul Pil: atteso in calo del 3,3 nel 2009, livelli post-bellici.
Ampiamente prevista invece la mossa Fed. Con la riunione di ieri il Fomc (Federal open market commitee) ha lasciato invariati i tassi d’interesse Usa: quota compresa tra lo 0,00 e lo 0,25%. Il congelamento dei tassi sulla forchetta risale a dicembre quando la Fed, giunta al nono taglio dall’ottobre 2007, ha preso la drastica soluzione. Per oggi si attende il dato sulla disoccupazione tedesca, gli operatori si attendono un incremento dello 0,2% rispetto all’8,1 di marzo. La decisione arriva dopo la richiesta di Belino all’Ue di una proroga di due anni per i limiti alla libera circolazione dei lavoratori dell’Est. La normativa Ue prevede che i 15 paesi del blocco originario possano limitare l’ingresso di lavoratori provenienti dai paesi dell’Est che hanno aderito all’Unione nel 2004: Polonia (disoccupazione 11,2%), Repubblica ceca (7,7%), Slovacchia (10,33%), Slovenia, Ungheria (9,7%), Lituania, Lettonia ed Estonia. Comprese nel gruppo anche Romania e Bulgaria, in Ue dal 2007. Il termine per la Germania sarebbe scaduto domani, il I maggio, se ieri il governo non avesse chiesto la proroga. Per l’Ue la richiesta è plausibile a patto che si dimostri che l’ingresso di lavoratori immigrati rechi danno l’economia di casa.