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Dollar Index ai massimi degli ultimi sei mesi

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 Il Dollar Index, la misura del valore del dollaro statunitense in relazione a un paniere di valute straniere, ha raggiunto il suo livello più alto degli ultimi sei mesi: in pratica, questo riferimento fondamentale per il mercato monetario ha beneficiato del rialzo dell’industria americana dei servizi nel corso del mese di febbraio, il cui ritmo è stato davvero inatteso, il chiaro segnale di una accelerazione economica (vedi anche Quanto è vicina la fine del predominio del dollaro?).

La valuta nordamericana è stata supportata e non poco da un altro indice, quello dell’Istituto per il Supply Management (non manifatturiero), il quale è andato oltre le previsioni degli analisti e ha aumentato la speculazione circa un intervento della Federal Reserve per ridurre gli stimoli monetari prima di quanto preventivato. Tra l’altro, il mercato sta rispondendo in maniera molto positiva ai fondamentali. Nel caso in cui i dati in questione dovessero migliorare ulteriormente, allora non ci sarà più bisogno dei celebri quantitative easing, una situazione che andrebbe di certo a favorire il rafforzamento della moneta verde. Quest’ultima ha comunque perso 0,1 punti percentuali quest’oggi a Wall Street, dopo un declino superiore allo 0,6%, il peggiore dell’ultima settimana. Rispetto all’euro si sono registrati dei lievi cambiamenti, per una quotazione complessiva di 1,3023 dollari.

Il Dollar Index viene sfruttato in particolare dall’Intercontinental Exchange, la piazza finanziaria in cui sono scambiati contratti futures e altri derivati. Il livello a cui si sta facendo riferimento non veniva rilevato addirittura dallo scorso 20 agosto. Nel frattempo, bisogna dare il giusto risalto alla crescita della corona svedese, salita fino al suo picco più elevato dell’ultimo semestre rispetto all’euro. Altra performance di rilievo è stata quella del won coreano, rafforzato come non accadeva da più di un mese: in pratica, questo andamento è stato senza dubbio favorito dal buon andamento delle esportazioni, dopo un periodo molto lungo che non è stato affatto positivo.