Euro/Dollaro crolla dopo apertura Borse Europee

Buone notizie arrivano dalle aste dei titoli di Stato; tra ieri ed oggi infatti le emissioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno decisamente allentato la tensione che ci trasciniamo dietro da un 2011 molto difficile, dimezzando i rendimenti nel caso dei BOT, ridimensionandoli sui BTP a tre anni e quindi riducendo lo spread tra BTP e Bund.

Da qualche giorno inoltre le Borse Europee tentano il recupero (anche se sarà difficile vedere la giornata di oggi ancora verde in close daily) con tutte le forze, ma Euro/Dollaro resta nettamente indietro rispetto alle aspettative.

Durante la giornata di ieri sembrava che la media mobile a 100 ore avesse definitivamente opposto resistenza al cross tanto da farlo crollare immediatamente verso il 162% di Fibonacci; proprio da questa statica di supporto però è avvenuta l’inversione che ha portato il cambio in positivo a sorpresa, al di sopra inoltre della media mobile a 200 periodi ancora incrociata in negativo con la precedente.

Gli oscillatori di forza in questa fase confondono solo le idee, visto che anche nella giornata di ieri l’ipercomprato non avrebbe lasciato spazio al rialzo che invece si è materializzato nel pomeriggio; per qualche tempo quindi non prenderemo in considerazione le indicazioni del LaGuerre su Euro/Dollaro, mentre importantissimi sono i supporti e le resistenze che si ricavano dai nuovi swing relativi.

Il supporto a 1.2755 è il primo di una serie di “step” che prosegue con 1.2705 e 1.2650. Questi rappresentano i livelli di interesse sul grafico orario da controllare durante la giornata di oggi e di Lunedì prossimo, indipendentemente dalla chiusura di questo Venerdì. Più “dinamica” invece la parte riguardante le resistenze, con la prima a 1.2805 di brevissimo seguita dal target/resistenza a 1.2880 che già questa mattina ha fermato il rialzo. Questi ultimi livelli statici però valgono operativamente solo fino a mezzanotte di oggi, quando in base alla chiusura sarà necessario ricalcolare i target rialzisti.